Proton Management nega il coinvolgimento di Swan Bitcoin nella divisione di mining: l’attività apparterrebbe a una terza società, in cui Swan deterrebbe una quota minoritaria.
Secondo quanto riportato da Coindesk, in una risposta legale, Proton Management ha dichiarato che Swan Bitcoin non è mai stata coinvolta in operazioni di mining, contrariamente alle accuse mosse dalla società. La controversia legale riguarda presunti tentativi da parte di ex dipendenti di Swan di appropriazione illegale della divisione di mining dell’azienda.
Separazione delle entità aziendali
Proton Management ha sottolineato che l’attività di mining di Swan è in realtà legata a una società separata chiamata 2040 Energy, interamente finanziata da Tether, in cui Swan detiene solo una quota minoritaria. Proton ha chiarito che Swan non controlla 2040 Energy e che le competenze e gli sforzi degli ex dipendenti di Swan hanno portato avanti con successo le operazioni di mining di tale entità separata.
Lo scorso agosto, a causa delle difficoltà finanziarie di Swan, diversi dipendenti si sarebbero dimessi per poi unirsi a Proton. Gli ex dipendenti avrebbero continuato a lavorare per 2040 Energy. Nel documento Proton ha scritto:
“Lungi dal danneggiare Swan, Proton sta aumentando il valore della sua quota minoritaria in 2040 Energy”.
Rifiuto delle accuse
Proton, respingendo le accuse di uso improprio di informazioni aziendali riservate o segreti commerciali, ha inoltre messo in dubbio che tali informazioni appartengano effettivamente a Swan, suggerendo invece che possano appartenere a 2040 Energy. Nella sua risposta Proton ha affermato che Swan non ha subito danni a causa delle sue attività legate a 2040 Energy.
Proton ha inoltre richiesto l’archiviazione del caso, contestando sia la notifica legale che la giurisdizione della California, sostenendo di non avere legami commerciali con lo Stato, essendo una società con sede nelle Isole Vergini Britanniche.