Le elezioni statunitensi e le tensioni geopolitiche potrebbero avere un potenziale impatto positivo su Bitcoin e oro secondo JPMorgan.
Il 2 ottobre gli analisti di JPMorgan hanno pubblicato un report che indica come sia Bitcoin che l’oro potrebbero registrare una crescita a causa dell’aumento delle tensioni geopolitiche e delle prossime elezioni presidenziali statunitensi. Il documento delinea come i rischi geopolitici, uniti alle preoccupazioni per una svalutazione monetaria potrebbero creare condizioni potenzialmente favorevoli per i due asset.
Secondo il team di analisti guidato da Nikolaos Panigirtzoglou, la rielezione di Donald Trump potrebbe portare a un potenziale aumento di prezzo dei due asset, data l’adozione di politiche come i dazi doganali al 100% e l’espansione fiscale, che potrebbero intensificare le tensioni geopolitiche e sollevare preoccupazioni sul debito nazionale.
Analisi comparativa delle elezioni 2016
Il report suggerisce che se i mercati reagiscono in modo simile alle elezioni del 2016, una rielezione di Trump potrebbe comportare rendimenti più elevati per i Treasury statunitensi, un dollaro più forte e una forte performance delle azioni statunitensi, in particolare nel settore bancario. Il documento osserva che durante quel periodo, i rendimenti dei Treasury statunitensi per le obbligazioni a cinque anni hanno visto un aumento dell’1%, l’Indice del Dollaro (DXY) è aumentato dell’8% e i mercati azionari statunitensi hanno registrato una performance del 6%.
Opinioni divergenti su Bitcoin
Nonostante le prospettive presentate da JPMorgan, non c’è un consenso unanime riguardo al ruolo di Bitcoin in un panorama economico simile. Una recente analisi della banca britannica Standard Chartered ha evidenziato che, malgrado Bitcoin non possa essere ancora visto come un asset affidabile contro le minacce geopolitiche, continua a suscitare interesse tra alcuni investitori che desiderano assicurarsi contro le incertezze economiche globali.