Bloomberg rivela che l’azienda dietro la stablecoin Tether sta esplorando l’entrata nel settore dei prestiti per il trading di materie prime.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, Tether, la più grande stablecoin per capitalizzazione di mercato, sta attualmente valutando l’opportunità di fornire prestiti a trader nel settore delle materie prime su scala internazionale. L’obiettivo della società è utilizzare la sua capacità finanziaria per offrire linee di credito a imprese che operano in mercati emergenti, dove l’accesso a finanziamenti tradizionali può risultare limitato per le società di medio-piccola dimensione.
I prestiti in questo settore potrebbero risultare altamente remunerativi, dato che il trading di materie prime come petrolio, metalli e cibo richiede accesso continuo a capitali, spesso attraverso condizioni di credito impegnative. Tuttavia, l’espansione in tale campo richiede cautela data la complessità e i rischi delle transazioni in mercati emergenti, tra cui tempistiche e interazioni con Paesi sottoposti a sanzioni che hanno difficoltà di accesso al mercato del credito in dollari statunitensi.
In un’intervista con Bloomberg News, il Ceo di Tether, Paolo Ardoino ha dichiarato:
“Ci interessa esplorare diverse possibilità di trading di materie prime. Questa linea di business non avrà impatto sulle riserve della stablecoin, poiché sarà effettuata tramite il veicolo di Tether Investment, che è separato”.
Il progetto è attualmente in fase esplorativa. Non sono stati ancora definiti dettagli specifici su quanto l’azienda prevede di investire nel settore. L’interesse verso asset reali potrebbe estendere la sua presenza nei mercati globali delle materie prime.