Vancouver fu la prima città ad accogliere un ATM per comprare e vendere bitcoin.
Il 28 ottobre 2013 fu il giorno in cui venne installato il primo ATM Bitcoin al mondo. L’installazione avvenne a Vancouver, Canada, presso il Waves Coffee Shop.
L’iniziativa è partita da Robocoin, una startup con l’obiettivo di semplificare le transazioni in bitcoin attraverso dispositivi simili a quelli bancari. Tuttavia, il percorso verso l’installazione non fu affatto semplice.
John Russell, co-fondatore e Cto di Robocoin, identificò nella connessione con il back-end degli exchange (Mt. Gox e Bitstamp) l’ostacolo principale. Durante i test iniziali, un’interruzione temporanea di Bitstamp rese l’ATM momentaneamente inutilizzabile.
Come riportato da Wired, il giorno successivo al lancio il team dovette affrontare una serie di problemi tecnici: dal sistema operativo Windows che si avviava in modalità provvisoria, a malfunzionamenti della stampante per le ricevute, fino alla necessità di rimuovere la copertura in plastica del lettore palmare.
Gli utenti dovevano scansionare il palmo della mano per poter scambiare fino a 3.000 dollari canadesi in bitcoin al giorno. Essendo il primo ATM al mondo, diversi clienti si trovarono di fronte a un’interfaccia ancora grezza e non particolarmente intuitiva, il che evidenziava la necessità di miglioramenti per rendere l’esperienza veramente accessibile al pubblico generale.
Ironicamente il primo cliente ad utilizzare l’ATM fu un account manager di una banca, Jason Lamarche. Non appena la macchina fu operativa, Lamarche inserì una banconota da 20 dollari, ricevendo in cambio 0,0939877 bitcoin. Subito dopo utilizzò i bitcoin appena acquistati per comprare un latte caldo alla vaniglia proprio nel Waves Coffee House, che già all’epoca accettava pagamenti in bitcoin.
Durante la prima settimana di attività, l’ATM fece registrare 348 transazioni e oltre 100.000 dollari in volumi di scambio.