Il Consiglio comunale ha dato il via libera all’esplorazione di possibili utilizzi di Bitcoin nell’amministrazione municipale, tra cui i pagamenti delle tasse.
L’11 dicembre il Consiglio comunale di Vancouver ha approvato una mozione che potrebbe trasformare la città canadese in uno dei primi centri urbani ad abbracciare Bitcoin. L’iniziativa, fortemente voluta dal sindaco Ken Sim, mira a esplorare diverse possibilità di integrazione della criptovaluta nelle operazioni municipali.
La mozione, intitolata “Preservare il potere d’acquisto della città attraverso la diversificazione delle riserve finanziarie”, apre la strada a vari scenari: dall’accettazione della criptovaluta come metodo di pagamento per tasse e servizi comunali alla possibile conversione di parte delle riserve cittadine in Bitcoin.
La città condurrà uno studio dettagliato per valutare i rischi, i benefici e gli aspetti pratici dell’adozione di Bitcoin, con un report previsto entro la fine del primo trimestre del 2025.
Il sindaco Sim, che ha guidato personalmente l’iniziativa sostenuta dai consiglieri di ABC Vancouver, ha rivelato di aver maturato questa decisione dopo aver osservato sviluppi simili negli Stati Uniti e in altri Paesi. In un’intervista Sim ha dichiarato:
“Ho dedicato oltre 10.000 ore allo studio delle criptovalute, passando dallo scetticismo iniziale a una profonda convinzione nel potenziale di questa tecnologia”.
Come segno del suo impegno, il primo cittadino ha promesso una donazione personale di $10.000 in Bitcoin alla città, indipendentemente dall’esito del voto. La mozione ha ricevuto un ampio sostegno, nonostante l’opposizione di due consiglieri dei Verdi, che hanno sollevato preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi di riciclaggio e all’impatto ambientale del mining.
Vancouver, che già vanta il primato del primo ATM Bitcoin al mondo installato nel 2013, punta ora a rafforzare ulteriormente la sua posizione di hub crypto-friendly sulla costa occidentale del Canada.