Un piano per includere Bitcoin tra gli asset strategici nazionali, da attuare dal primo giorno del nuovo mandato presidenziale.
Il 17 dicembre il Bitcoin Policy Institute ha presentato una bozza di ordine esecutivo destinata all’amministrazione Trump, che mira ad aggiornare il sistema delle riserve strategiche statunitensi includendo Bitcoin tra gli asset nazionali.
La proposta, pensata per essere attuata immediatamente il giorno dell’insediamento di Trump, prevede l’istituzione di una Strategic Bitcoin Reserve (SBR) all’interno dell’Exchange Stabilization Fund (ESF) del Dipartimento del Tesoro.
Il documento riconosce Bitcoin come una risorsa paragonabile all’oro, ma digitale, caratterizzata da decentralizzazione e offerta limitata. Secondo l’istituto, tali caratteristiche potrebbero rafforzare sia il dollaro americano che gli interessi economici nazionali.
Zack Shapiro, responsabile delle politiche presso il Bitcoin Policy Institute, ha dichiarato:
“Non si tratta di un regalo all’industria delle criptovalute, ma di un’opportunità per gli Stati Uniti”.
L’ordine esecutivo prevede il consolidamento dei bitcoin detenuti dal governo entro sette giorni dalla firma, il divieto di vendita, e l’implementazione di un programma di acquisizione entro 60 giorni. Il programma di acquisizione prevede l’acquisto di almeno $21 miliardi in Bitcoin.
La SBR sarà sottoposta a rigidi standard di sicurezza, audit regolari e misure di rendicontazione complete per garantire trasparenza e affidabilità nel lungo termine. L’obiettivo è quello di consolidare la leadership americana nel settore degli asset digitali, attraendo capitali e talenti, e di diversificare le riserve nazionali per rafforzare la competitività economica statunitense.