I bitcoin sono stati sequestrati a un ex investigatore che ha accettato una tangente da un’organizzazione criminale in cambio di protezione.
Secondo quanto riportato dall’agenzia TASS le autorità russe hanno avviato la liquidazione di 1.032,1 bitcoin sequestrati a Marat Tambiev, ex investigatore capo del Comitato Investigativo Russo. Inizialmente Mosca venderà quasi $10 milioni in BTC.
La vicenda rivela un elaborato schema di corruzione che ha colpito le istituzioni investigative russe. Tambiev, che prestava servizio come investigatore capo nel distretto Tver di Mosca, è stato riconosciuto colpevole di aver accettato una tangente in bitcoin dal gruppo criminale di hacker Infraud, che stava teoricamente investigando. Tambiev ha contribuito a deviare le indagini della polizia sul gruppo e ha inoltre permesso agli hacker di nascondere fondi in criptovalute per un valore di circa $137 milioni.
L’indagine ha rivelato come l’ex investigatore avesse stretto un accordo con i membri dell’organizzazione criminale, accettando bitcoin in cambio della promessa di non sequestrare i loro asset ottenuti illegalmente. I fondi sono stati scoperti durante una perquisizione nell’appartamento di Tambiev, dove gli inquirenti hanno trovato un hardware wallet Ledger Nano X contenente i bitcoin incriminati.
Nel 2023 è arrivata la sentenza da parte del Tribunale Nikulinsky di Mosca: Tambiev dovrà scontare 16 anni di reclusione e pagare una multa di 500 milioni di rubli (circa $5 milioni). Oltre alla privazione del grado, gli è stato imposto il divieto di ricoprire cariche pubbliche per 12 anni dopo il rilascio.
Il caso ha coinvolto anche altri funzionari: Kristina Lyakhovenko, sua ex subordinata, è stata condannata a 9 anni di colonia penale per corruzione, mentre Dmitry Gubin, ex vice capo del dipartimento investigativo del distretto Tverskoy, risulta ancora latitante.
La Procura Generale ha inoltre presentato un’ulteriore causa per sequestrare altri beni di Tambiev, tra cui una motocicletta Honda, immobili e ulteriori bitcoin, ritenendo che siano stati acquisiti attraverso mezzi illeciti.