North Carolina e Montana si uniscono all’elenco di Stati che hanno presentato proposte di legge per riserve statali in Bitcoin.
Gli Stati Uniti stanno assistendo a una vera e propria corsa a Bitcoin a livello istituzionale. North Carolina e Montana sono gli ultimi due Stati in ordine cronologico ad aver proposto legislazioni che permetterebbero investimenti statali in Bitcoin e altri asset digitali.
La North Carolina è diventata il ventunesimo Stato americano a presentare una proposta di legge per consentire allo Stato di investire in Bitcoin. Il disegno di legge House Bill 92, sostenuto dai rappresentanti Destin Hall, Mark Brody e Steve Ross, autorizzerebbe il tesoriere statale a investire fino al 10% dei fondi pubblici in digital asset con una capitalizzazione di mercato superiore a $750 miliardi – un criterio che, al momento, viene soddisfatto solo da Bitcoin. L’investimento verrebbe effettuato tramite ETF spot.
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Parallelamente, in Montana il rappresentante Curtis Schomer ha avanzato l’House Bill 429, che propone un investimento fino a $50 milioni in asset digitali con una capitalizzazione di mercato superiore a $750 miliardi. La proposta prevede la creazione di un fondo speciale per investimenti in metalli preziosi, stablecoin e digital asset.
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Il movimento si sta espandendo anche ad altri Stati. Maryland, Iowa e Florida hanno recentemente presentato proposte simili, ciascuna con le proprie peculiarità. Tuttavia, in Wyoming e North Dakota, analoghe proposte legislative hanno subito battute d’arresto. Il disegno di legge HB201 del Wyoming è stato bloccato in commissione, mentre l’HB1184 del North Dakota non ha superato il voto alla Camera.