Il provvedimento che avrebbe consentito allo Stato americano di investire in Bitcoin è stato rinviato a dopo la chiusura della sessione legislativa, decretandone il fallimento.
Il South Dakota ha di fatto bocciato, con un voto di 9-3, il disegno di legge che avrebbe potuto permettere allo Stato di investire in Bitcoin. Durante una riunione della Commissione Commercio ed Energia della Camera statale tenutasi il 24 febbraio, la maggioranza dei legislatori presenti ha votato per rinviare il provvedimento HB 1202 al 41° giorno della sessione legislativa del South Dakota. Dato che le sessioni legislative statali non durano mai più di 40 giorni, tale manovra ha effettivamente bloccato l’attuale versione della proposta.
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Matt Clark, responsabile degli investimenti dello Stato, ha dichiarato:
“Bitcoin non ha alcun utilizzo fisico sottostante. Non genera reddito, proprio come le materie prime o altri tipi di asset”.
Il disegno di legge avrebbe modificato la classificazione dei fondi pubblici statali del South Dakota per includere investimenti in Bitcoin fino al 10% del totale. Il rappresentante statale Logan Manhart, che aveva presentato la proposta il 30 gennaio, ha dichiarato su X di avere intenzione di ripresentare la legislazione nel 2026.
Proposte simili per stabilire riserve strategiche di Bitcoin hanno fallito anche in altri Stati americani, tra cui North Dakota, Pennsylvania, Montana e Wyoming.