Il Ministero degli Esteri russo segnala l’intenzione di creare una propria stablecoin dopo il congelamento di $30 milioni in USDT.
In risposta al congelamento di circa $30 milioni in USDT su wallet collegati alla Russia, il Ministero delle Finanze russo sta esplorando la possibilità di sviluppare stablecoin di proprietà nazionale ancorate a valute estere, secondo quanto riportato da Reuters.
Stando a quanto comunicato, il blocco imposto da Tether avrebbe ostacolato i flussi di pagamento per le entità russe soggette a sanzioni, evidenziando la necessità di creare alternative domestiche per le transazioni internazionali.
Osman Kabaloev, vice capo del dipartimento di politica finanziaria del Ministero delle Finanze, ha dichiarato:
“L’evento ha certamente forzato una rivalutazione della dipendenza del Paese da infrastrutture di stablecoin gestite da terze parti. Il recente blocco ci fa pensare che dobbiamo considerare la creazione di strumenti interni simili a USDT, possibilmente ancorati ad altre valute”.
Tale dichiarazione arriva poco dopo che l’exchange russo Garantex ha confermato che Tether aveva bloccato wallet sulla sua piattaforma del valore di oltre 2,5 miliardi di rubli (circa $30 milioni), in seguito all’inclusione di Garantex nella lista delle sanzioni dell’UE.
Per Reuters, il governo starebbe considerando alternative sostenute dallo Stato che offrano la stessa utilità funzionale delle stablecoin, ma con protezione giurisdizionale dal controllo occidentale.