Un esponente del partito di destra sudcoreano punta sulle criptovalute per la sua campagna elettorale, promettendo un approccio favorevole simile a quello statunitense.
Hong Joon-pyo, esponente del partito di destra People Power Party e candidato alle primarie presidenziali sudcoreane, ha promesso riforme favorevoli al settore blockchain e criptovalute qualora venisse eletto Presidente.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa locale Yonhap, durante un incontro per l’annuncio delle sue politiche, Hong ha dichiarato:
“Per promuovere la blockchain e gli asset virtuali come industria, riformerò le normative tanto quanto l’amministrazione Trump negli Stati Uniti”.
Hong, che fino alla scorsa settimana ha ricoperto la carica di sindaco della città di Daegu, ha delineato una visione che include l’integrazione della tecnologia blockchain nel settore pubblico e nei servizi amministrativi.
Il politico ha inoltre promesso di investire almeno 50.000 miliardi di won sudcoreani (circa $35,1 miliardi) nei prossimi cinque anni in ricerca e sviluppo per intelligenza artificiale, tecnologia quantistica e superconduttori a temperatura ambiente, come parte della sua iniziativa “crescita guidata da tecnologie dirompenti”.
Secondo il quotidiano locale Financial News, nel 2021 Hong aveva già criticato apertamente la decisione del governo sudcoreano di tassare le criptovalute, definendo la mossa retrograda e sollecitando la creazione di fondamenti legali per istituzionalizzare le tecnologie emergenti.
Scenario politico attuale in Corea del Sud
Il 20° Presidente, Yoon Suk-yeol, è stato rimosso dall’incarico il 4 aprile dopo che la Corte Costituzionale ha confermato all’unanimità il voto di impeachment dell’Assemblea Nazionale, scatenato dalla sua dichiarazione di legge marziale del 3 dicembre 2024.
Con le elezioni presidenziali previste per il 3 giugno, a meno di due mesi di distanza, nessuno dei due principali partiti politici ha ancora nominato il proprio candidato. Hong è uno degli otto candidati in lizza per la nomina del People Power Party, mentre l’impeachment di Yoon ha dato al partito di opposizione, il Democratic Party of Korea, un vantaggio in vista delle prossime elezioni.