Secondo Francoforte, l’euro digitale potrebbe rafforzare il sistema monetario europeo, ma i cittadini restano scettici.
Stando all’ultimo report della Bce, l’euro digitale potrebbe rimpiazzare una quota rilevante di contanti e depositi bancari tradizionali, secondo quanto riportato da EFE.
L’istituzione centrale prevederebbe che per ogni 10 euro emessi in formato digitale, 5 euro in banconote fisiche potrebbero essere ritirati dalla circolazione, mentre 3 euro potrebbero migrare dai depositi bancari convenzionali. Tale trasformazione varierebbe in base ai tassi di adozione da parte del pubblico.
Le proiezioni di Francoforte delineerebbero tre scenari distinti. Nello scenario più conservativo con un’adozione minima, potrebbero essere sostituiti circa €15 miliardi in banconote. Lo scenario di adozione media suggerirebbe una somma di €125 miliardi, mentre la proiezione più ottimistica indicherebbe una sostituzione di €256 miliardi in valuta fisica.
Lo scorso gennaio il membro del consiglio della Bce Piero Cipollone ha sottolineato l’importanza strategica della valuta digitale, posizionandola come una contromossa alla crescente influenza delle stablecoin basate sul dollaro nell’ecosistema finanziario europeo.
Nonostante l’obiettivo prefissato dall’Eurotower, l’effettiva necessità di un euro digitale rimane dubbia. Tale incertezza si riflette anche nello scarso interesse dei cittadini europei: uno studio della Bce ha infatti evidenziato una forte preferenza per i metodi di pagamento tradizionali e una diffusa indifferenza verso la nuova valuta. Su un campione di 19.000 persone in 11 Paesi, solo una minima parte ha ipoteticamente allocato fondi all’euro digitale, privilegiando invece contanti e conti bancari tradizionali.