Sviluppi legali mostrano come i procuratori abbiano potenzialmente occultato prove nel caso del mixer Tornado Cash.
La vicenda legale che coinvolge il mixer Tornado Cash potrebbe trovarsi a un punto di svolta. I difensori legali di Roman Storm, uno degli svilupatori della piattaforma, hanno chiesto alla corte di riconsiderare la mozione di archiviazione del caso, sostenendo che l’accusa abbia deliberatamente occultato prove favorevoli alla difesa. Tali documenti, provenienti dal Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), risalirebbero al 2023 e dimostrerebbero che i mixer di criptovalute non-custodial come Tornado Cash non rientrano nella definizione legale di “attività di trasmissione di denaro”.
Secondo quanto riportato nella lettera del 16 maggio indirizzata al giudice Katherine Polk Failla, i procuratori erano a conoscenza delle linee guida FinCEN sui mixer di criptovalute, ma hanno comunque proceduto con le accuse contro gli sviluppatori di Samourai Wallet e Tornado Cash. L’accusa nega di aver trattenuto prove, affermando di aver presentato le comunicazioni FinCEN entro i tempi stabiliti durante la fase di discovery.

Similitudini con il caso Samourai Wallet
La difesa di Storm ha citato gli stessi documenti legali e argomentazioni presentati dagli avvocati degli sviluppatori di Samourai Wallet in una lettera legale del 5 maggio. I legali hanno scritto:
“Le rivelazioni nel caso Samourai dimostrano che il governo, nella migliore delle ipotesi, ha agito con leggerezza e, nella peggiore, ha deliberatamente fuorviato questa Corte con le sue argomentazioni sulle linee guida FinCEN”.
Nonostante il 28 aprile il giudice federale Robert Pitman abbia emesso una sentenza che nega all’Office of Foreign Assets Control (OFAC) la possibilità di reimporre sanzioni su Tornado Cash – creando un precedente legale per i casi di mixer non-custodial – i procuratori federali stanno comunque procedendo con il caso contro Storm, sebbene con accuse modificate.