Chainalysis taglia il 15% della sua forza lavoro per le difficili condizioni di mercato: è la seconda ondata di licenziamenti in un anno.
Chainalysis, la nota azienda di analisi blockchain, ha annunciato un massiccio licenziamento del 15% della sua forza lavoro, circa 150 dipendenti. La maggior parte delle riduzioni proverrà dai team di marketing e di sviluppo commerciale, focalizzati sul settore privato.
Riduzioni in risposta alle condizioni di mercato
La decisione, presa in risposta alle “attuali condizioni di mercato”, segna la seconda ondata di riduzioni del personale nell’ultimo anno da parte dell’azienda con sede a New York.
Specializzata nel monitoraggio e nell’analisi delle transazioni di criptovalute, Chainalysis impiega circa 900 dipendenti. Circa un anno fa, l’azienda ha ridotto il personale di un ulteriore 5%.
Il licenziamento di gruppo non è un evento isolato. Molte aziende coinvolte nel mondo crypto, compresi nomi noti come Coinbase e Robinhood, sono state costrette a ridimensionare le loro attività a causa del cosiddetto crypto winter, una fase di netto calo dei prezzi delle criptovalute che ha portato a fallimenti e difficoltà diffuse.
Il caso Sterlingov, un’altra controversia per Chainalysis
Chainalysis è protagonista di un’altra controversia negli Stati Uniti. L’azienda è coinvolta nel caso di Roman Sterlingov. Sterlingov è stato messo in prigione nel 2021 dopo che il software Reactor di Chainalysis ha trovato una correlazione tra lui e un mixer di custodia di bitcoin, Bitcoin Fog, ma una dirigente dell’azienda ha testimoniato di non essere a conoscenza dell’affidabilità scientifica del software. Il caso potrebbe trasformarsi in un boomerang per l’azienda di analisi on-chain.