Ocean offrirà pagamenti direttamente dalla ricompensa del blocco ai miner che partecipano. Luke Dashjr è co-fondatore della startup che ha l’obiettivo di “decentralizzare il mining”. Jack Dorsey tra i finanziatori principali. Giacomo Zucco, advisor del progetto, ad Atlas21: “StratumV2 all’orizzonte”
Stiamo lanciando la mining pool più trasparente e anche l’unica pool non-custodial, in cui i miner sono i diretti destinatari delle ricompense dei nuovi blocchi.
E’ così che Luke Dashjr, storico sviluppatore Bitcoin, descrive Ocean durante l’annuncio di martedì 28 novembre tenutosi nell’ambito della conferenza Future of Bitcoin Mining. L’evento ha avuto luogo in South Carolina, all’ombra di una diga idroelettrica di 150 anni che Barefoot Mining ha riconvertito per sfruttare l’energia elettrica in eccesso.
Jack Dorsey: “Ocean risolve la centralizzazione delle pool“
Sarà proprio Barefoot Mining il primo cliente di Ocean. Il progetto della nuova pool sarà gestito da Mummolin, Inc., startup co-fondata Luke Dashjr e dall’imprenditore Mark Artymko che ha l’obiettivo dichiarato di “decentralizzare il mining di Bitcoin“. Per realizzare Ocean, Mummolin ha raccolto $6,2 milioni in un round di finanziamenti guidato dal co-fondatore di Twitter e Square Jack Dorsey, Accomplice, Barefoot Bitcoin Fund, MoonKite, New Layer Capital e Bitcoin Opportunity Fund.
“Il nostro contributo a Ocean deriva da un profondo rispetto per la loro missione“, ha dichiarato Jack Dorsey. “Ocean sta risolvendo un problema per i bitcoiner che credo tutti noi percepiamo: la crescente centralizzazione delle pool che potrebbe colpire Bitcoin“.
Per Luke Dashjr “il ruolo delle pool deve cambiare affinché Bitcoin possa esistere come valuta veramente decentralizzata”. In altre parole, “Ocean è un nuovo tipo di pool che consente ai miner di tornare a essere veramente miner”.
Come funziona Ocean?
Ma come funziona il meccanismo della remunerazione non-custodial? Ad Atlas21 lo ha spiegato Giacomo Zucco, advisor del progetto:
“Il meccanismo funziona così: si selezionano i miner con le quote di lavoro più consistenti, ovvero quelli che devono ricevere una percentuale maggiore della ricompensa, e si inserisce il loro indirizzo direttamente tra gli output della transazione coinbase. In questo modo, i miner ricevono immediatamente il pagamento se il blocco è valido. La mining pool non detiene nulla“.
Tuttavia, sottolinea lo stesso Giacomo Zucco, i dati che possono essere inseriti nel campo coinbase non sono infiniti perché, se la transazione coinbase occupasse tutto il blocco, non ci sarebbe spazio per le altre transazioni e, dunque, non si incasserebbero le relative commissioni. “C’è un equilibrio tra quanto grande può essere una transazione Coinbase – spiega Zucco – e il numero di output che può contenere, il che a sua volta definisce il numero di miner che possono essere inclusi. Questo equilibrio è stabilito dalla pool attraverso un algoritmo che massimizza le commissioni senza penalizzare eccessivamente i miner con le quote più grandi. Ogni miner con una quota superiore a una determinata soglia riceve un payout diretto.
Cosa succede per i miner che forniscono una minor quantità di hashrate e il cui indirizzo non viene inserito nella coinbase?
“In questi casi la mining pool apre un canale Lightning, attraverso il quale effettua pagamenti Lightning indirizzati ai miner che non possono essere inclusi nella prima fase“.
StratumV2 all’orizzonte
Il funzionamento di Ocean è quello che caratterizzava anche la pool Eligius fino a quando ha chiuso, nel 2017. Nei programmi futuri di Ocean, però, c’è una caratteristica che Eligius non poteva avere, perché il software all’epoca non esisteva: l’implementazione di StratumV2, per dare ancor più controllo e indipendenza ai singoli miner rispetto alla pool.
Ad Atlas21 Zucco racconta che nella fase 2 di Ocean, oltre a StratumV2, è anche prevista l’introduzione di un mercato delle quote di hashrate che i miner hanno all’interno della pool. “Un miner ha diritto a una quota di ricompensa in base al lavoro dimostrato, ma se necessita di liquidità prima del payout, può vendere la propria quota via Lightning. Comunicando alla pool una prova di pagamento via Lightning, dimostrando quindi che qualcuno ha effettuato un pagamento, la pool può automaticamente trasferire il pagamento della quota di ricompensa dal venditore al compratore. Questo permette al miner di uscire immediatamente con la liquidità, prima che la pool trovi un blocco, e a chi entra di comprare Bitcoin a un prezzo scontato“.