Attraverso un recente documento la Banca Centrale di Israele ha rivelato il piano per l’introduzione dello “shekel digitale”: due i modelli di CBDC previsti.
Il documento dell’11 marzo svela il piano di sviluppo dello shekel digitale, così come la sua potenziale diffusione attraverso wallet digitali nazionali. Verranno valutati due tipi di CBDC: una all’ingrosso, dedicata ai trasferimenti di denaro tra le istituzioni finanziarie e una retail, pensata per il pagamento delle spese quotidane. Per ogni wallet sarà presente un limite di saldo.
La Bank of Israel (BoI) ha stabilito che entro dicembre 2024 verrà pubblicato uno studio di fattibilità per stabilire l’avvio ufficiale del progetto.
Nel documento vengono affrontate le preoccupazioni sulla privacy: la BoI assicura che i dati sui saldi, sulle transazioni degli utenti e sulle informazioni personali verranno raccolti da un database centrale e archiviati attraverso l’uso di pseudonimi. Tuttavia, in caso di necessità, la BoI ha dichiarato di poter identificare gli utenti, pur non avendo accesso diretto ai loro dati personali.
All’interno del documento viene anche affrontato il tema dell’eventuale esenzione sugli interessi da parte delle banche commerciali. Attualmente le banche commerciali israeliane pagano un interesse del 4,86% sui risparmi e depositi in shekel dei clienti. Secondo il piano, le banche commerciali saranno esenti dall’interesse se decideranno di includere la CBDC nazionale nelle loro riserve di liquidità a breve termine. Tale mossa punta a incoraggiare l’adozione dello shekel digitale.