Il Dipartimento di Giustizia degli USA accusa l’exchange di aver operato senza una licenza da money-transmitting e di aver violato le norme anti-riciclaggio: i dettagli.
Il 26 marzo l’exchange di criptovalute KuCoin e i suoi due fondatori Chun Gan e Ke Tang sono stati accusati dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per presunte violazioni delle leggi anti-riciclaggio del Paese.
Dettagli delle accuse
Il Dipartimento di Giustizia sostiene che KuCoin abbia svolto attività negli Stati Uniti senza registrarsi presso le autorità competenti e senza rispettare le leggi anti-riciclaggio, violando le norme del Bank Secrecy Act.
Secondo l’accusa KuCoin, che dispone di una base di clienti di oltre 30 milioni di persone in tutto il mondo, ha iniziato a implementare le procedure di KYC & AML per i nuovi utenti soltanto nel 2023. Ai clienti esistenti invece, non è stato richiesto alcun procedimento di verifica dell’identità e di accertamento della provenienza dei fondi. La mancanza di tali procedure di controllo avrebbe permesso l’utilizzo di oltre $9 miliardi in transazioni sospette. L’exchange è stato infatti accusato di essere stato utilizzato come strumento per riciclare i proventi derivanti da attività illecite, inclusi guadagni dalla violazione di sanzioni, scambi nei mercati darknet, malware, ransomware e schemi Ponzi. Inoltre KuCoin avrebbe indirettamente ricevuto oltre $3,2 milioni da Tornado Cash, un servizio di mixing di criptovalute.
Oltre alle accuse da parte del Dipartimento di Giustizia, anche la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) ha presentato una denuncia contro KuCoin. L’exchange è accusato di non essersi registrato come futures commission merchants (FCM), swap trader o come designated contract market.
Entrambe le autorità statunitensi stanno valutando le possibili mosse successive: richiesta di risarcimenti monetari, divieti di trading e registrazione, ingiunzione, confisca di asset e sanzioni penali.
Per le accuse a loro carico i fondatori di KuCoin potrebbero affrontare una pena massima di cinque anni di prigione ciascuno.
In seguito alla notizia l’exchange ha visto un deflusso di circa $1 miliardo dalla piattaforma.