Il Ceo di Synonym ha presentato la BIP “User-Defined Transaction Flags Policy & Strategy”: i motivi e le reazioni.
Il 15 aprile John Carvalho, noto bitcoiner e Ceo di Synonym, ha presentato una nuova Bitcoin Improvement Proposal dal titolo “User-Defined Transaction Flags Policy & Strategy”.
La proposta scaturisce dal lungo dibattito tra Peter Todd e John Carvalho sull’introduzione dell’opzione -mempoolfullrbf=1 nella versione 24.0.1 di Bitcoin Core. L’opzione mempoolfullrbf consente agli operatori di full-node di ignorare il flag RBF sulle transazioni e di accettare transazioni sostitutive nelle loro mempool, indipendentemente dal fatto che la transazione originale sia stata segnalata o meno con tale flag.
Attualmente la maggioranza dei nodi ha deciso di implementare l’opzione -mempoolfullrbf=1.
L’obiettivo della proposta di Carvalho, secondo lui stesso, è quello di migliorare l’autonomia dell’utente sul controllo delle transazioni e l’efficienza della rete attraverso flag di transazione precisi e definiti dall’utente che si integrano perfettamente con la natura decentralizzata di Bitcoin.
Tale proposta mira a introdurre un nuovo flag chiamato DNR (Do-Not-Replace) per le transazioni onchain. Il flag DNR garantirebbe che le transazioni non vengano sostituite una volta trasmesse alla rete. Il flag sarebbe codificato utilizzando un bit specifico nel campo della transazione, simile a ciò che avviene per il flag RBF, ma con logica inversa.
In questo modo le transazioni 0-conf sarebbero segnalate direttamente dall’utente che effettua la transazione. Tuttavia i flag sono solo dei suggerimenti e possono essere ignorati dai miner, il che significa che non sono vincolanti.
Secondo Carvalho l’unico modo corretto per integrare DNR sarebbe quello di implementarlo lato utente:
“tale approccio implica la creazione e il rispetto predefinito di vari flag di transazione come RBF e DNR per facilitare obiettivi specifici dei trasmettitori di transazioni. Il compromesso principale è che i flag sono suggerimenti e possono essere sovrascritti dai miner, il che significa che non sono vincolanti, ma fungono da forti indicazioni per migliorare la prevedibilità delle transazioni e l’efficienza della rete. Tale approccio migliora l’esperienza dell’utente e la funzionalità della rete senza complicare eccessivamente il protocollo Bitcoin o rischiare la centralizzazione. Standardizzando i flag che indicano le preferenze degli utenti, possiamo raggiungere una maggiore armonia e utilità all’interno della rete Bitcoin, supportando esigenze diversificate degli utenti pur mantenendo la decentralizzazione”.
Use case di DNR
Nella proposta Carvalho fa riferimento a tre casi d’uso in cui l’utilizzo di DNR potrebbe rivelarsi utile.
- Transazioni in negozio: i commercianti o i fornitori di servizi che accettano pagamenti in bitcoin hanno bisogno che le transazioni siano immediatamente confermate per prevenire le frodi. Utilizzando il flag DNR, gli esercenti possono assicurarsi che una volta trasmessa una transazione, questa non potrà essere sostituita;
- Pagamento di stipendi: i datori di lavoro che pagano gli stipendi in bitcoin richiedono la certezza che gli importi delle transazioni non possano essere alterati una volta inviati. L’utilizzo di DNR offre ai datori di lavoro la sicurezza di eseguire le transazioni sapendo che i pagamenti non possono essere sostituiti o annullati con una transazione successiva, garantendo ai dipendenti di ricevere gli importi esatti previsti;
- Pagamento di abbonamenti per servizi: servizi in abbonamento in cui i pagamenti automatici sono programmati e non devono essere soggetti a modifiche una volta avviati. L’utilizzo di DNR può essere applicato per garantire che i pagamenti ricorrenti automatizzati vengano elaborati senza il rischio di essere sostituiti, semplificando così la pianificazione finanziaria e l’applicazione dei contratti.
La critica più ricorrente agli use case presentati da Carvalho è che Lightning Network risolve già tutti e tre i casi. Uno degli utilizzi di LN è proprio per transazioni che necessitano di una conferma immediata.
Le reazioni alla proposta
La presentazione della proposta si è scontrata con i commenti della community Bitcoin su X.
L’utente lorenzoreybtc ha affermato:
“Il fatto è che questi sono solo flag, nulla può impedire a un miner di minare la seconda Tx che presenta fee più alte se la prima è ancora bloccata nella mempool, con o senza RBF/DNR i miner possono ancora farlo quando la rete è congestionata”.
L’utente BitcoinMotorist ha dichiarato:
“Tutto questo presuppone che la redditività dei miner NON sia lo scopo principale di Bitcoin. Mi è stato detto dai sostenitori del “libero mercato” che lo è”.