Lancio di un’iniziativa popolare per indurre l’acquisto di Bitcoin da parte della Banca Nazionale Svizzera.
Secondo quanto riportato dalla testata locale NZZ, un gruppo di bitcoiner presenti in Svizzera starebbe spingendo per obbligare la Banca Nazionale Svizzera (BNS) a includere Bitcoin nelle proprie riserve. Il gruppo, capeggiato da Yves Bennaïm, fondatore e presidente dell’organizzazione no-profit 2B4CH, suggerisce di indire un referendum in merito alla questione. Prima del referendum però, occorre che l’organizzazione riesca a raccogliere almeno 100.000 firme da cittadini svizzeri in un arco temporale di 18 mesi. In Svizzera infatti, ogni cittadino ha il potere di avviare un referendum nazionale per modificare la Costituzione, se riesce a raccogliere 100.000 firme valide da altri cittadini svizzeri.
Le motivazioni dell’iniziativa
Per Bennaïm, integrando Bitcoin nelle riserve della banca centrale, la Svizzera potrebbe rinforzare la propria indipendenza e neutralità in un contesto globale altamente incerto. Il suo punto di vista è condiviso da Luzius Meisser, presidente della piattaforma Bitcoin Suisse, il quale lavora a stretto contatto con Bennaïm all’attuazione del progetto. In merito all’iniziativa Meisser ha affermato:
“Includendo Bitcoin nelle sue riserve, la Svizzera segnerebbe la propria indipendenza dalla Banca Centrale Europea. Un passo del genere rafforzerebbe la nostra neutralità”.
Meisser cercherà di convincere la Banca Nazionale Svizzera sui benefici dell’aggiunta di Bitcoin al suo bilancio in un incontro che si terrà il 26 aprile.
Secondo quanto riportato da NZZ in precedenza Meisser ha cercato di convincere la banca centrale ad acquistare 1 miliardo di franchi svizzeri di Bitcoin ogni mese al posto di titoli di stato tedeschi nel marzo 2022. Tuttavia il presidente della Banca Nazionale Svizzera, Thomas Jordan, avrebbe dichiarato che Bitcoin non rispettava i requisiti per essere considerato una valuta di riserva dalla BNS.
Leon Curti, responsabile della ricerca per la società di gestione Digital Asset Solutions, crede che l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti possa indurre la Banca Nazionale Svizzera a considerare l’acquisto di bitcoin.
I tentativi passati
A ottobre 2021 l’organizzazione 2B4CH aveva già dato il via alla cosiddetta “Bitcoin Initiative”. Il suo intento era e rimane tuttora quello di modificare l’articolo 99 della Costituzione Federale Svizzera, aggiungendo al comma 3 le parole “e Bitcoin” alla fine della frase. L’attuale articolo recita:
“La Banca nazionale costituisce sufficienti riserve monetarie attingendo ai suoi proventi; parte di tali riserve è costituita in oro”.
Nel 2021 il progetto non raggiunse l’obiettivo necessario di 100.000 firme, motivo per cui l’organizzazione sta ora pianificando di fare un secondo tentativo.