Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha rifiutato la proposta di archiviazione delle accuse da parte del team legale di Roman Storm, co-fondatore di Tornado Cash: i dettagli.
Attraverso un documento di 111 pagine, il 26 aprile il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha respinto una proposta di richiesta di assoluzione dalle accuse di cospirazione e riciclaggio di denaro rivolte a Roman Storm, co-fondatore di Tornado Cash.
I due creatori Roman Storm e Roman Semenov sono stati accusati di cospirazione e riciclaggio di denaro, di aver gestito un servizio di trasferimento di denaro non autorizzato e di aver violato le sanzioni internazionali attraverso la creazione di Tornado Cash. Le autorità americane sostengono che entità come il gruppo di hacker Lazarus Group della Corea del Nord abbiano utilizzato Tornado Cash per riciclare capitali. I due fondatori rischiano una pena massima di 45 anni di reclusione.
Lo scorso settembre Storm si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse ed è stato rilasciato dopo il pagamento di una cauzione di $2 milioni. È attualmente soggetto a restrizioni di viaggio al di fuori di alcune aree di New York, New Jersey, Washington e California.
Il destino di Storm verrà stabilito da una giuria il prossimo settembre.
Le critiche alla gestione del servizio
I procuratori ritengono che Storm sia responsabile dell’operato del servizio di mixing, sostenendo che ha sviluppato un sistema che facilita l’anonimato per criminali e attività illecite. Nel documento si può leggere come i pubblici ministeri critichino i fondatori di Tornado Cash per non aver apportato cambiamenti al codice in modo tale da escludere indirizzi sottoposti a sanzioni e associati ad attività criminali.
Per il DOJ, Tornado Cash era un’attività a fini commerciali e Storm avrebbe tratto profitto dal controllo sul servizio.