Bitcoin è, di gran lunga, la miglior riserva di valore (SoV – dall’inglese “Store of Value”) che abbiamo mai visto. Cos’è il denaro, quali sono le sue funzioni, perché Bitcoin è il SoV numero uno e perché, in questo momento, SoV è la narrativa più importante.
Che cos’è il denaro?
Partiamo dalla domanda fondamentale: “Che cos’è il denaro?”. A riguardo ci sono varie definizioni:
- uno strumento per trasferire valore nel tempo e nello spazio;
- un mezzo di scambio accettato (definizione della Scuola Austriaca di Economia);
- un modo per immagazzinare la produttività umana;
- un registro che tiene traccia di chi possiede cosa.
L’essere umano, fin da diverse migliaia di anni fa, all’epoca del baratto, ha sempre cercato un modo efficace per commerciare e scambiare valore. Dalle pietre di Ray sull’isola di Yap, alle conchiglie sulle isole americane, alle perline in Africa, alle monete coniate, all’oro e alle banconote, la storia è piena di esempi di esseri umani che scelgono diversi beni o asset come denaro.
Fino al periodo del Gold Standard (1871-1914), a parte le monete e le banconote coniate la cui quantità poteva essere aumentata dall’autorità centrale che le creava, tutti i beni che sono stati scelti come moneta hanno avuto una cosa in comune: la loro scarsità, nel senso che erano difficili da produrre per aumentare la loro offerta. Le pietre di Ray, le conchiglie speciali, l’argento e l’oro sono tutti beni la cui produzione richiede un grande dispendio di energia, un bene quindi la cui offerta è difficile da aumentare. Oltre alla scarsità, perché un bene diventi denaro, ci sono altre proprietà rilevanti: durabilità, accettabilità, portabilità, divisibilità, fungibilità, immutabilità.
L’oro, con la sua offerta che aumenta solo dell’1,5 – 2% all’anno, è stato il bene più scarso sulla Terra con buone proprietà per diventare denaro, ed è per questo che il mondo ha deciso di sceglierlo come migliore forma di denaro e ha optato per il sistema “Gold Standard” alla fine del XIX secolo, un sistema in cui c’erano banconote sostenute dall’oro. In questo modo era possibile unire la scarsità dell’oro con la divisibilità e la portabilità delle banconote.
Le tre proprietà del denaro e il processo di monetizzazione
Guardando alla storia del denaro esso ha svolto tre diverse funzioni distintive:
- Riserva di valore (SoV): un bene, un asset o una moneta che mantiene il suo valore, o potere d’acquisto, e non si deprezza.
- Mezzo di scambio (dall’inglese Medium of Exchange – MoE): strumento o sistema intermediario utilizzato per facilitare l’acquisto e la vendita di beni e servizi tra le parti.
- Unità di conto (dall’inglese Unit of Account – UoA): unità di misura monetaria numerica standard del valore di mercato di beni, servizi e altre transazioni.
Ogni bene che è diventato denaro, durante il suo processo di monetizzazione, ha attraversato quattro fasi diverse: prima è diventato un bene da collezione, poi è diventato SoV, quindi è diventato anche un MoE e infine è diventato anche UoA. L’economista William Jevons scrisse quanto segue: “Storicamente parlando, sembra che l’oro sia servito, in primo luogo, come merce di valore per scopi ornamentali; in secondo luogo, come ricchezza immagazzinata; in terzo luogo, come mezzo di scambio; e, infine, come misura di valore”. Bitcoin è attualmente sulla strada per diventare il SoV globale, ed è per questo che la narrativa SoV è di gran lunga la più importante al momento, 100 volte più importante delle narrative MoE e UoA.
Alla ricerca di una riserva di valore affidabile
Finché il denaro corrente soddisfaceva anche il ruolo di SoV, l’umanità immagazzinava il suo valore in quel denaro. Una volta usciti dal Gold Standard nel 1914, e ancora di più dopo il 1971, quando Nixon ha svincolato completamente il dollaro dall’oro, avviando quindi il sistema Fiat Standard, il denaro ha smesso di essere una buona riserva di valore e ha dato il via a una ricerca più approfondita di altri tipi di SoV.
Con il Fiat Standard il nostro denaro può essere facilmente creato spingendo un pulsante, e questo va contro migliaia di anni di evoluzione del denaro, in cui l’umanità ha sempre cercato i beni più difficili da inflazionare.
Un aumento dell’offerta di moneta ha innescato una maggiore inflazione in termini di prezzi e la conseguente diminuzione del potere d’acquisto del dollaro. Di seguito è possibile vedere il deprezzamento del dollaro nel tempo e il costo della vita del 1970 rispetto al 2017, dove si nota che il potere d’acquisto relativo al reddito medio è diminuito significativamente nel tempo.
L’inflazione è una tassa nascosta e subdola che colpisce maggiormente le classi povera e medio-povera. La classe ricca ha la maggior parte della sua ricchezza in immobili, opere d’arte e azioni, mentre la classe media ha la sua ricchezza nella casa di proprietà e nei fondi indicizzati. La percentuale del loro patrimonio netto in contanti è piuttosto piccola, e considerando che con l’inflazione della massa monetaria il prezzo dei vari asset aumenta, queste classi non sono così colpite dall’aumento dei prezzi come le classi povera e medio-povera, che vivono di stipendio in stipendio, il quale non è in grado di tenere il passo con l’aumento dei prezzi. Nel grafico seguente si può notare che tra il 1990 e il 2023 il patrimonio netto del top 0,1% ha seguito l’aumento della massa monetaria (M2), mentre il 50% più povero è rimasto indietro.
Nel sistema Fiat il dollaro è un ottimo MoE e UoA, ma è un pessimo SoV. Per questo motivo la classe media e alta cerca alternative per conservare il proprio patrimonio netto: obbligazioni, azioni, arte, immobili, oggetti da collezione, ecc.
La riserva di valore in termini di riserva di tempo e riserva di energia
Il denaro, in termini di SoV, può essere inteso anche come riserva di tempo e riserva di energia. Chiunque, indipendentemente dal fatto che sia autonomo o che lavori per un’azienda, riceve denaro come risultato di un servizio o di un bene prodotto. Questo denaro è la ricompensa per il tempo speso nella creazione di valore. A meno che questi soldi non vengano spesi subito, tutti starebbero meglio in futuro se il risultato del tempo e dell’energia spesi fosse conservato in qualcosa che non perde potere d’acquisto, come l’arte, l’oro o i beni immobili.
Risparmiare in contanti è come risparmiare il nostro tempo, il tempo trascorso a lavorare, in un bene che aumenta ogni anno e perde potere d’acquisto, quindi non è una buona decisione.
Perché Bitcoin è la migliore riserva di valore
Bitcoin è la migliore riserva di valore che l’umanità abbia mai avuto perché è il primo bene con scarsità programmata (ogni quattro anni la quantità di bitcoin estratti per blocco diminuisce del 50%, un fenomeno chiamato Halving) e, cosa ancora più importante, con un’offerta finita. Non ci saranno mai più di 21 milioni di bitcoin.
Nel momento in cui scrivo, maggio 2024, ci troviamo nella quinta Epoca, e siamo a poche settimane dall’ultimo halving. Attualmente la ricompensa per ogni blocco estratto, oltre alle commissioni derivanti dalle transazioni, è di 3.125 bitcoin. Per oltre 5.000 anni l’oro è stato il bene più scarso sulla Terra con buone proprietà per diventare denaro (1,5 – 2% all’anno). Dal 20 aprile 2024 Bitcoin è diventato ufficialmente il bene più scarso perché la sua offerta sta aumentando solo dello 0,8% all’anno e tra quattro anni diventerà dello 0,4%. Nel 2032 il 99% di tutti i bitcoin sarà estratto e praticamente non ci sarà quasi nessuna inflazione dell’offerta.
Abbiamo dovuto aspettare l’era digitale per avere un bene con un’offerta finita. Per qualsiasi bene fisico il massimo che si può raggiungere è un alto livello di scarsità, ma non un’offerta finita, perché il pianeta ha una quantità tale di qualsiasi risorsa che non esauriremo mai alcun materiale. Inoltre, la tecnologia progredisce ogni anno e più un bene aumenta di valore, più è redditizio cercare di estrarlo o raccoglierlo e più è probabile che la sua offerta aumenti.
Bitcoin è diverso. Satoshi Nakamoto, includendo molte tecnologie diverse e aggiungendo “l’aggiustamento della difficoltà”, è riuscito a creare il tempo in un mondo decentralizzato e quindi a risolvere il problema dei generali bizantini, evitando il problema della doppia spesa, evitando che un singolo bitcoin potesse essere speso più di una volta. Con questa tecnologia, chiamata blockchain (catena di blocchi), che in realtà dovrebbe essere chiamta timechain (catena temporale), siamo certi che non ci saranno mai più di 21 milioni di bitcoin.
Questo ha un impatto molto profondo sul valore dell’asset come SoV. Come già detto, l’essere umano ha sempre cercato beni scarsi per immagazzinare il valore del proprio tempo e della propria energia, più sono scarsi meglio è, e l’apice di un bene scarso è avere un’offerta finita. Con qualsiasi altro bene, un aumento significativo della domanda innescherà una rivalutazione del prezzo, che provocherà un aumento dell’offerta, facendo scendere il prezzo. Con Bitcoin, mentre vale che un aumento significativo della domanda innescherà un aumento del prezzo, non c’è possibilità di un aumento dell’offerta oltre a quello programmato, il che significa che l’unico modo per soddisfare l’aumento della domanda è solo attraverso l’apprezzamento del prezzo. In particolare, un aumento del prezzo che scatenerà più interesse, più domanda e quindi un ulteriore aumento del prezzo.
In sintesi, il mondo sta sottovalutando in modo significativo l’importanza e la portata di ciò che questa tecnologia rivoluzionaria ha portato alla nostra civiltà: abbiamo finalmente una tecnologia di risparmio che sarà impossibile inflazionare oltre la sua scarsità programmata.
La volatilità è una caratteristica, non un difetto
Molti hanno criticato Bitcoin perché troppo volatile per essere un investimento sicuro. Uno dei problemi è che si confonde la volatilità con il rischio.
Innanzitutto, per qualsiasi asset, durante il processo di monetizzazione, nel percorso che porta dal valore zero a diventare la valuta di riserva globale, l’unica strada è la volatilità, una volatilità che diminuirà nel tempo ma che sarà comunque superiore a quella di un normale titolo azionario di un’azienda.
In secondo luogo Bitcoin dovrebbe essere considerato un investimento a medio o lungo termine, e per essere considerato “sicuro” dovrebbe essere tenuto per almeno quattro anni. Un periodo più breve è rischioso. Di seguito è possibile vedere l’apprezzamento del prezzo nel corso degli anni, dove la volatilità è facile da individuare.
Ma gli investitori non dovrebbero guardare al prezzo giornaliero, bensì al prezzo medio settimanale delle ultime 200 settimane (circa quattro anni). Come si può vedere, osservando questa curva, è chiaro che si tratta di una grande riserva di valore, una curva che va solo verso l’alto. Ciò significa che tutti coloro che hanno acquistato bitcoin e lo hanno tenuto per almeno quattro anni sono in attivo.
Detenere bitcoin o, come amano dire i Bitcoiner, “HODLing Bitcoin”, sembra più facile di quanto non lo sia in realtà. Abbiamo avuto diversi ritracciamenti del 20/30/50% e persino un mercato ribassista con un crollo del prezzo del 60/70/80%.
Molte persone sono convinte di poter resistere anche in questi periodi, ma una volta che avviene il crollo vanno nel panico e vendono in perdita. Un percorso comune per chi ha una bassa convinzione su Bitcoin, convinzione che può essere costruita solo attraverso l’educazione, attraverso molte ore di studio approfondito su cosa sia Bitcoin, su cosa sia il denaro e su come funzioni il denaro.
Un’opportunità unica
Oltre a essere una grande riserva di valore, Bitcoin rappresenta oggi un’opportunità unica perché, ancora nel 2024, è la scommessa più asimmetrica dei nostri tempi, in quanto il livello generale di comprensione è ancora piuttosto scarso. Mai nella storia si è visto un asset di cui l’opinione di coloro che non hanno studiato a fondo Bitcoin differisce così tanto da quella di coloro che lo hanno studiato.
Inoltre, il 2024 è sicuramente l’anno in cui il rapporto rischio/rendimento non è mai stato così favorevole all’investitore Bitcoin. Allo stesso tempo c’è un grande potenziale di rialzo e il rischio è molto più basso rispetto a qualche anno fa, soprattutto dopo l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin, un grande timbro di legittimazione da parte del mondo istituzionale finanziario. Uno dei fatti più divertenti dell’essere un Bitcoiner è che la maggior parte delle persone, quando sente dire che qualcuno è “fortemente esposto su Bitcoin”, pensa “oh wow, a quel tipo piace così tanto il rischio!”. Niente di più lontano dalla realtà, perché i Bitcoiner sono in generale molto avversi al rischio, e sono così esposti su Bitcoin perché non amano il rischio. Come già detto, la percezione di questo asset è tutta una questione di educazione.
Mi piace dire che il 10 gennaio 2024, giorno in cui nove ETF spot su Bitcoin sono stati approvati negli Stati Uniti, ha segnato la fine della prima Era di Bitcoin (2009-2024) e l’inizio della seconda Era (2024-XXXX). Fino all’approvazione Bitcoin è stato trattato dal mondo finanziario principalmente come un bene diverso, altamente speculativo, molto rischioso, usato dai criminali e privo di valore intrinseco. Sebbene ci siano ancora molti sostenitori di questa visione, stiamo vedendo sempre più persone del mondo finanziario cambiare opinione, primo fra tutti Larry Fink, Ceo di BlackRock, che ha definito Bitcoin come un “Flight to Quality”. Con il passare del tempo, sempre più persone passeranno da un’opinione contraria a un’opinione neutrale o favorevole. Alcuni consulenti finanziari indipendenti raccomandano già un’allocazione dell’1/2/3% in bitcoin.
Detto questo, Bitcoin non ha bisogno dell’approvazione di Wall Street, i Bitcoiner sanno già che Bitcoin è il miglior denaro che l’umanità abbia mai avuto, ma il percorso per diventare la riserva di valore globale passa attraverso la “finanziarizzazione dell’asset”, compresa l’approvazione degli ETF da parte di Wall Street. Lo strumento dell’ETF permetterà a molti soldi istituzionali di affluire in Bitcoin, soldi provenienti da investitori istituzionali, fondi pensione, piani pensionistici, conti 401k negli USA, fondi comuni, fondi assicurativi. Stiamo parlando di asset per un valore totale di decine di migliaia di miliardi di dollari. Anche solo l’1% di questa cifra scatenerebbe un significativo apprezzamento del prezzo. Inoltre, per molti investitori retail gli ETF rappresentano un’ottima alternativa all’acquisto di bitcoin su exchange o alla self-custody: molti investitori hanno un portafoglio di intermediazione e non sono disposti ad aprire un conto su un exhange e ancor meno a imparare la self-custody per possedere bitcoin, e opteranno per gli ETF come veicolo per essere esposti al prezzo di bitcoin.
Gradualmente e poi all’improvviso
Ancora dopo quattro mesi dall’approvazione degli ETF, il capitale reale proveniente dagli istituti deve ancora arrivare. Molti istituti hanno dichiarato di avere un’esposizione in ETF Bitcoin, ma la quantità di capitale e di istituzioni è ancora molto bassa rispetto al potenziale di Bitcoin.
Il motivo è che le grandi istituzioni come i fondi assicurativi, i titolari di conti 401k, i fondi comuni e le società di piani pensionistici hanno bisogno di mesi prima di poterli offrire e prima di consigliare una certa allocazione. Senza l’approvazione dell’ETF non avrebbero mai preso in considerazione Bitcoin, ora stanno facendo la due diligence e, grazie all’ETF, il tempo necessario è significativamente ridotto rispetto alla valutazione di Bitcoin come asset, perché possedere direttamente Bitcoin avrebbe coinvolto anche il dipartimento legale, fiscale e contabile, essendo Bitcoin un asset completamente nuovo. Essendo il prodotto in valutazione un ETF, un prodotto super regolamentato, qualsiasi società di investimento avrà bisogno dell’approvazione del dipartimento di finanza, leadership e forse compliance, ma non di più. Pertanto credo che i veri capitali arriveranno dalle istituzioni nella seconda metà del 2024, dopo aver dato 3-6 mesi a queste società per eseguire la loro due diligence.
Quando inizieremo a vedere questo afflusso, si innescherà il punto di inflessione che rappresenterà la fine della “fase graduale” e l’inizio della “fase improvvisa”. Con l’inizio della fase improvvisa, nessuno sa quanto possa salire il prezzo di Bitcoin, perché non c’è mai stato un asset come Bitcoin e non si è mai visto il mondo istituzionale accanirsi su un asset con un’offerta finita. Credo che si genererà uno shock di offerta che farà schizzare il prezzo così in alto che la prossima corsa al rialzo sarà citata in tutti i libri di storia che includeranno la storia del mercato finanziario.
A un certo punto il mondo finanziario deciderà che, per default, un x% di bitcoin dovrebbe far parte di ogni portafoglio bilanciato.
Il potenziale di Bitcoin
Possiamo provare a stimare il potenziale di Bitcoin, ovvero il valore di Bitcoin una volta che si sarà trasformato da asset “Risk On” a Store of Value. Il valore totale degli asset a livello globale è di $900.000 miliardi, e il mercato di Bitcoin al momento è di soli $1.300 miliardi. Bitcoin può acquisire una fetta di ogni altra classe di investimento, non solo l’oro. Porzioni di azioni, immobili e obbligazioni confluiranno inevitabilmente in Bitcoin. Credo sia realistico ipotizzare che il 5% del valore totale degli asset globali si sposti verso Bitcoin nei prossimi 10 anni, il che significa $45.000 miliardi di valore, pari a circa $2 milioni per Bitcoin, $2 milioni in dollari attuali.
Con il prezzo attuale di $67.000, si tratta di un apprezzamento del prezzo di 32 volte in termini reali, un apprezzamento ancora maggiore in termini nominali perché il dollaro continuerà a deprezzarsi e a perdere potere d’acquisto.
Questa è quindi un’opportunità unica, e per essere più precisi L’OPPORTUNITA’ della nostra generazione, come INTERNET è stata l’opportunità della precedente.
Conclusione
Da diverse migliaia di anni l’umanità è sempre stata alla ricerca di beni che funzionassero come riserva di valore, beni che mantenessero il valore del tempo e dell’energia spesi per creare quel valore. Bitcoin, con la sua caratteristica unica di scarsità programmata e fornitura finita, rappresenta l’apice di questi asset, un asset progettato per salire per sempre.
Considerando che Bitcoin è una tecnologia nuova e dirompente, che il livello di istruzione generale sul denaro è piuttosto basso, che la proposta del valore monetario di Bitcoin metterebbe in discussione argomenti che ci sono stati dati per scontati nella nostra vita e che il livello generale di copertura dei media mainstream su Bitcoin è pieno di FUD e non rappresenta la realtà, al giorno d’oggi solo una piccolissima percentuale della popolazione ha compreso il vero valore di Bitcoin.
Sono molto felice e orgoglioso di far parte di questa piccola percentuale. Abbiamo capito che Bitcoin ha già vinto, è solo questione di tempo perché il mondo capisca il suo valore. Comprenderlo per tempo dà a una persona una posizione favorevole unica perché Bitcoin è, allo stesso tempo, l’informazione più asimmetrica e l’opportunità più asimmetrica. Come nel caso di Internet, non è necessario che tutta la popolazione lo capisca. Negli anni ’90 solo una piccola percentuale della popolazione ne ha compreso il valore reale e sono stati coloro che ne hanno beneficiato maggiormente negli anni 2000 e 2010. A un certo punto il valore di Internet era così chiaro che ogni persona lo utilizzava, senza nemmeno sapere come funzionasse. Lo stesso accadrà per Bitcoin: tra 10/15/20 anni, la maggior parte delle persone lo vedrà come il miglior SoV e quindi “risparmierà in Bitcoin”, senza nemmeno sapere come funzioni Bitcoin e cosa sia, davvero, il denaro.
Vi invito caldamente a dedicare del tempo allo studio di Bitcoin, in modo da poterne beneficiare anche voi. Quanto prima capirete il suo valore, tanto più ne trarrete beneficio. Per la prossima corsa al rialzo non abbiamo bisogno di più investitori retail, perché avverrà con o senza di loro. Quando il vero capitale proveniente dalle istituzioni affluirà negli ETF spot su Bitcoin, vedremo livelli di prezzo imprevedibili per gli investitori comuni. Il treno partirà in qualsiasi momento e spetta a qualsiasi investitore decidere quando salirci. In altre parole, “personalmente penso che Bitcoin raggiungerà il valore di $1 milione prima della fine del decennio”.
Ogni persona ha sensibilità e priorità diverse, e il meglio che i Bitcoiner possono fare è raccomandare loro di studiare Bitcoin e spiegare il modo migliore per comprenderlo. Ma la persona interessata deve “svolgere il lavoro” (do the work). Alla fine spetta a ciascuno decidere come allocare il vero bene scarso che possiede (a parte Bitcoin): il suo tempo.
Sono abbastanza sicuro che una volta raggiunti livelli di prezzo imprevedibili, molte persone comuni si lamenteranno che è troppo tardi per aderire. Ognuno di loro dovrebbe lamentarsi con se stesso, perché i Bitcoiner vi stanno dicendo di studiare Bitcoin da molto tempo e, quando gli si chiederà più informazioni a riguardo del prezzo così alto, risponderanno semplicemente con “Te l’avevo detto”.