Secondo Bloomberg la società di mining Riot Platforms avrebbe presentato un’offerta per l’acquisizione della società rivale Bitfarms.
In base a quanto riportato da Bloomberg l’azienda di mining Riot Platforms starebbe provando ad acquisire la società concorrente Bitfarms. La potenziale trattativa arriva mentre Bitfarms attraversa un periodo di turbolenze gestionali, dopo che l’azienda ha recentemente licenziato il Ceo ad interim Geoffrey Morphy.
Il 22 aprile Riot ha presentato la sua prima offerta da $2,30 per azione, per un valore totale di $950 milioni, al consiglio di amministrazione di Bitfarms. La proposta è stata rifiutata senza alcuna possibilità di dialogo. Secondo i termini dell’offerta gli azionisti di Bitfarms avrebbero posseduto circa il 17% della società unificata.
Riot Platforms ha acquisito una partecipazione del 9,25% in Bitfarms e prevede di rendere pubblica una seconda offerta di acquisizione.
La fusione con Bitfarms rafforzerebbe ulteriormente la posizione di Riot nel mercato, consentendo una maggiore efficienza operativa e una migliore capacità di competere su scala globale.
Il Ceo di Riot Platforms, Jason Les, ha espresso ottimismo riguardo all’operazione, sottolineando che l’integrazione delle risorse e delle competenze di Bitfarms contribuirebbe a migliorare le performance aziendali e a raggiungere nuovi traguardi nel settore.
Inoltre l’acquisizione di Bitfarms permetterebbe a Riot di aumentare significativamente la sua capacità di hash rate. Attualmente Riot sta già espandendo le sue operazioni con nuove installazioni di miner e l’apertura di nuovi centri di mining, come l’impianto da 1 gigawatt nella città di Corsicana, che dovrebbe diventare il più grande impianto di mining di Bitcoin al mondo.