Dopo il lancio di un anno fa, il layer-2 Ark passa alla fase successiva: inizia lo sviluppo portato avanti dalla nuova società Ark Labs.
La nuova società Ark Labs ha annunciato il proprio impegno nello sviluppo del layer-2 chiamato Ark. Il protocollo è progettato per rispondere alla domanda di soluzioni di pagamento scalabili ed economiche per Bitcoin.
Uno degli obiettivi di Ark è risolvere il problema noto come “inbound liquidity” del Lightning Network. Per ricevere pagamenti infatti, un nodo LN ha bisogno di avere canali aperti con altri nodi che hanno fondi disponibili sul lato inbound del canale. Senza inbound liquidity, un nodo non può ricevere transazioni. Quando si aprono nuovi canali, inizialmente tutta la liquidità è sul lato outbound del nodo che apre il canale, il che consente soltanto di inviare fondi. L’inbound liquidity deve essere acquisita in un secondo momento, tipicamente chiedendo ad altri nodi di aprire canali in direzione opposta oppure effettuando degli swap onchain.
Marco Argentieri, Ceo di Ark Labs, ha dichiarato che il nuovo protocollo è stato sviluppato dopo mesi di realizzazione di prototipi e proof of concept. Ora Ark mira a entrare nella fase successiva dello sviluppo, offrendo trasferimenti off-chain a basso costo e istantanei tra i partecipanti della rete.
Secondo il team di Ark Labs, gli utenti non devono nemmeno configurare un proprio nodo o gestire dei canali di pagamento, ma hanno soltanto bisogno di un light wallet sul proprio smartphone per iniziare a inviare e ricevere pagamenti in maniera non-custodial tramite Ark.
Architettura e integrazione con altri protocolli
L’architettura del protocollo Ark utilizza account e transazioni virtuali coordinate da una rete di server trustless noti come ASP (Ark Service Provider), i quali non possono accedere ai fondi degli utenti. Grazie alla sua semplice architettura server-client, Ark permette una significativa riduzione dei costi associati alle transazioni senza i compromessi dei sistemi non-custodial. Argentieri ha spiegato che Ark è progettato per integrarsi con gli altri layer-2, come Lightning Network e Liquid Network, e spera di sfruttare tali sinergie per costruire prodotti o applicazioni più affidabili.
Stato attuale e prossimi sviluppi
Dopo il lancio del progetto avvenuto lo scorso anno da parte dello sviluppatore Burak Keceli, lo sviluppo di Ark ha visto una frenata a causa delle discussioni sui futuri aggiornamenti della rete Bitcoin. Ora però Argentieri crede che sia giunto il momento di avanzare con lo sviluppo. Al momento sono due le versioni di Ark in fase di sviluppo: una per la rete Bitcoin e un’altra per la rete Liquid. L’obiettivo è lanciare applicazioni o prodotti entro la fine del 2024.
Ark Labs ha reso open-source l’implementazione del protocollo, invitando sviluppatori interessati a contribuire. Tale approccio mira a stabilire degli standard e delle best practice in modo tale da facilitare l’accesso ai server Ark per ogni wallet. Il team di Ark Labs punta a sviluppare una versione flessibile del protocollo che possa essere facilmente integrata nei wallet già esistenti.
Argentieri ha dichiarato:
“Speriamo che altri team e implementazioni inizino a contribuire al protocollo Ark in modo da poter stabilire i migliori standard e le migliori procedure. Il nostro obiettivo è dare a ogni wallet l’accesso a un server Ark nello stesso modo in cui oggi possono usare Lightning Network”.