Trump incontra i miner di Bitcoin e apre all’industria. La campagna per attrarre i bitcoiner alle urne è iniziata.
Il 12 giugno 2024, durante una cena a Mar-a-Lago, il candidato presidenziale repubblicano Donald Trump ha incontrato un gruppo di miner di Bitcoin, esprimendo il suo sostegno per il settore delle criptovalute. L’incontro è stato riportato da David Pan di Bloomberg News e dettagliato da Matthew Schultz, presidente esecutivo di CleanSpark Inc. Schultz ha dichiarato che Trump considera i miner di Bitcoin fondamentali per la stabilizzazione della rete energetica.
Il contrasto con le posizioni dei Democratici
Durante l’incontro, Trump ha evidenziato la sua comprensione e apprezzamento per le criptovalute. Questa posizione si inserisce nella strategia più ampia di Trump di attrarre un elettorato diversificato, incorporando le criptovalute nella sua retorica elettorale. Anche Jason Les, CEO e direttore di Riot Platforms Inc., ha partecipato all’evento e ha confermato la sua presenza con un post su X.
Questo incontro contrasta con la posizione espressa più volte dai Democratici che, in particolare, hanno espresso preoccupazioni sui livelli di emissioni di CO2 associati all’industria. Successivamente alla cena a Mar-a-Lago, Trump ha utilizzato la sua piattaforma, Truth Social, per difendere il mining di bitcoin, proponendolo come una difesa contro l’implementazione di una valuta digitale della banca centrale (CBDC) da parte dell’amministrazione Biden. Trump ha affermato che la posizione di Biden sulle criptovalute avvantaggia Paesi avversari come la Cina e la Russia, esortando alla produzione di bitcoin a livello nazionale per rafforzare il dominio energetico degli Stati Uniti.
Inoltre in un recente evento di raccolta fondi a San Francisco, ospitato dagli investitori tecnologici David Sacks e Chamath Palihapitiya, Trump si è autodefinito il futuro “presidente delle criptovalute”.