JPMorgan Chase e altre otto grandi banche accettano un accordo da $46 milioni per risolvere accuse di manipolazione del mercato dei derivati.
Nove delle più grandi banche del mondo hanno raggiunto un accordo per risolvere una causa legale, che le accusa di aver compiuto azioni illegali per manipolare il mercato dei derivati. Le banche avrebbero collaborato segretamente per influenzare artificialmente un mercato da $465,9 mila miliardi.
Gli avvocati degli investitori che hanno fatto causa sostengono che le banche abbiano collaborato segretamente per anni mantenendo il mercato degli “swap sui tassi di interesse” inefficiente e antiquato, al fine di massimizzare le commissioni.
Uno swap sui tassi di interesse (IRS) è un contratto finanziario che permette a due parti di scambiarsi pagamenti di interessi, tipicamente con una parte che paga un tasso di interesse fisso e l’altra un tasso variabile. È uno strumento finanziario usato spesso da grandi aziende e investitori per hedging, speculazione e arbitraggio.
Secondo i querelanti il mercato degli swap sui tassi di interesse potrebbe facilmente essere modernizzato usando sistemi di scambio digitali veloci ed efficienti. Tuttavia le banche accusate avrebbero agito per mantenere l’esistenza di un mercato over-the-counter (OTC) vecchio stile e inefficiente per avere più controllo e guadagnare di più.
Le banche avrebbero bloccato l’ingresso nel mercato di piattaforme di scambio innovative, costringendo gli investitori a operare nel mercato OTC. Così facendo le banche imputate avrebbero guadagnato miliardi di dollari in commissioni, mantenendo inefficiente il mercato. Le banche sono accusate di aver eliminato potenziali competitor che minacciavano di portare competizione e trasparenza nel mercato degli swap sui tassi di interesse.
Paradossalmente le banche avrebbero utilizzato alcune di queste piattaforme innovative per i propri scambi, escludendo investitori e pubblico.
Dettagli dell’accordo
Gli avvocati degli investitori hanno richiesto l’approvazione preliminare di un risarcimento da $46 milioni contro JPMorgan Chase, Bank of America, Goldman Sachs, BNP Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, Morgan Stanley, NatWest e UBS per porre fine a una causa antitrust durata otto anni.
Tra i partecipanti alla causa sono presenti il Fondo Pensione e Previdenza degli Insegnanti delle Scuole Pubbliche di Chicago, l’Associazione dei Dipendenti della Contea di Los Angeles e altri investitori istituzionali.
Se il risarcimento sarà approvato dal giudice distrettuale degli Stati Uniti Paul Oetken, ogni banca pagherà un risarcimento di $46 milioni, nonostante tutte le banche abbiano negato qualsiasi forma di illecito. Nel 2022 Credit Suisse, ora parte di UBS, ha accettato di pagare $25 milioni per risolvere la propria partecipazione nella causa.