L’accordo con il Dipartimento di Giustizia della California risolve le controversie sulle pratiche della piattaforma dal 2018 al 2022.
Il 4 settembre Robinhood Crypto, la divisione della popolare app di trading statunitense, ha raggiunto un accordo da $3,9 milioni con il Dipartimento di Giustizia della California per risolvere un’indagine su presunte pratiche scorrette riguardante l’impossibilità di prelevare criptovalute dalla piattaforma.
L’inchiesta ha rivelato che dal 2018 al 2022 Robinhood non consentiva ai clienti di prelevare le proprie criptovalute dall’applicazione, limitando le operazioni alla semplice compravendita.
Secondo quanto riportato dal Dipartimento di Giustizia della California, l’azienda ha violato la legge statale sulle commodity, consentendo ai clienti di acquistare criptovalute ma impedendo loro di prenderne possesso diretto. Tale pratica ha privato gli utenti del controllo effettivo sui propri asset digitali, contravvenendo alle normative vigenti dello Stato della California.
Per il procuratore generale Rob Bonta, l’azienda avrebbe anche fuorviato gli utenti pubblicizzando l’accesso a più exchange per garantire i prezzi migliori di acquisto e vendita, cosa non sempre veritiera.
Come parte dell’accordo, Robinhood dovrà garantire ai clienti la possibilità di prelevare e trasferire i propri asset digitali su wallet esterni. Inoltre l’azienda sarà tenuta a comunicare chiaramente che la piattaforma custodirà le criptovalute e potrebbe ritardare il prelievo dei fondi in caso di problemi.
Lucas Moskowitz, consulente generale di Robinhood, ha dichiarato che l’azienda è soddisfatta di aver risolto la questione e che l’accordo chiude definitivamente le preoccupazioni del procuratore generale sulle pratiche passate.
Tuttavia Robinhood Crypto si trova ad affrontare ulteriori problemi legali. Lo scorso maggio la Sec ha comunicato l’intenzione di avviare un’azione legale contro l’azienda. L’accusa riguarda presunte violazioni delle leggi federali sulle security.
Lo scorso giugno Robinhood ha annunciato l’acquisizione dell’exchange Bitstamp, con chiusura dell’operazione prevista nella prima metà del 2025. Nel secondo trimestre del 2024, i ricavi basati sulle transazioni in criptovalute sono cresciuti del 161% su base annua, raggiungendo gli $81 milioni e superando i ricavi generati dallo scambio di azioni.