Aumentano gli investimenti esteri e il turismo ma l’adozione latita: un’analisi della prima nazione ad adottare la criptovaluta come moneta a corso legale.
Il 7 settembre 2024 segna il terzo anniversario dell’entrata in vigore della legge che ha reso Bitcoin moneta a corso legale in El Salvador. Tale mossa ha reso il Paese centroamericano il primo al mondo ad adottare ufficialmente la criptovaluta come valuta nazionale accanto al dollaro statunitense.
Il percorso verso l’adozione
Il 9 giugno 2021 l’Assemblea Legislativa di El Salvador aveva approvato la proposta di legge che avrebbe reso Bitcoin valuta a corso legale con 62 voti favorevoli su 84 totali. L’annuncio era stato dato dal presidente Nayib Bukele su Twitter.
La legge, nota come Ley Bitcoin, entrò poi in vigore il 7 settembre 2021. Tuttavia, come chiarì subito il presidente, l’utilizzo di Bitcoin venne definito facoltativo e nessuno venne obbligato ad accettarlo.
Le motivazioni dietro la scelta
Il governo salvadoregno indicò diverse ragioni per adottare Bitcoin come moneta a corso legale:
- Inclusione finanziaria: prima dell’introduzione di Bitcoin, circa il 70% della popolazione salvadoregna non aveva accesso a un conto bancario. Ciò limitava notevolmente le possibilità di accesso a prestiti, risparmi e altri servizi finanziari basilari. L’adozione di Bitcoin mirava a fornire un accesso più ampio ai servizi finanziari, trattandosi di un sistema che non richiede il permesso di terze parti.
- Riduzione dei costi delle rimesse: secondo la Banca Mondiale nel 2020 le rimesse degli emigrati salvadoregni costituivano il 23,8% del PIL del Paese. Le alte commissioni sulle transazioni internazionali rappresentano un importante costo per le famiglie salvadoregne che dipendono dai soldi inviati dai familiari all’estero. L’uso di Bitcoin, si pensò, avrebbe potuto ridurre le commissioni applicate dalle società di money transfer. Tuttavia, come riportato in un paper del National Bureau of Economic Research degli Stati Uniti, nel 2023 l’89% dei salvadoregni ha affermato di non utilizzare Chivo per ricevere rimesse dall’estero.
- Indipendenza monetaria: l’economia di El Salvador si basa principalmente sul dollaro statunitense. Tale dipendenza rende El Salvador vulnerabile alle decisioni di politica monetaria americana. Periodi di forte inflazione negli Stati Uniti portano a un conseguente rialzo dei costi per El Salvador per le importazioni dagli Usa. L’adozione di Bitcoin mirava a ridurre la dipendenza dalle politiche monetarie della Federal Reserve.
- Attrazione di investimenti esteri: il governo sperava che l’adozione di Bitcoin avrebbe cambiato l’immagine del Paese, puntando ad attrarre investitori e turisti interessati a visitare e a spendere bitcoin nel Paese.
Sfide e critiche
Nonostante l’entusiasmo iniziale in seguito all’approvazione della legge, l’adozione di Bitcoin in El Salvador ha incontrato nel tempo diversi ostacoli:
- Problemi tecnici: insieme alla Ley Bitcoin, nel 2021 venne lanciato un wallet ufficiale di Stato chiamato Chivo. Inizialmente, per incentivare l’adozione, gli utenti che scaricavano il wallet ricevevano un bonus di $30 in bitcoin. Fin da subito però, il lancio di Chivo fu caratterizzato da problemi tecnici e difficoltà d’utilizzo che complicarono l’adozione di Bitcoin. A causa di tali problemi, il 20% dei salvadoregni che aveva inizialmente scaricato Chivo non utilizzò nemmeno il bonus di $30. Il 61% di coloro che si erano iscritti smise immediatamente di usare Chivo non appena ricevuto il bonus, secondo il National Bureau of Economic Research degli Stati Uniti.
Dato che il wallet permette di scambiarsi anche dollari, alcuni salvadoregni utilizzano oggi Chivo come una sorta di PayPal. Secondo il Financial Times, una delle banche più grandi del Paese avrebbe riportato che, durante la prima settimana di utilizzo di Chivo, meno dello 0,0001% delle transazioni avrebbe coinvolto BTC.
Oltre al lancio del wallet sono stati installati nel Paese diversi ATM Bitcoin per facilitare la conversione tra bitcoin e dollari. Anche in questo caso non sono mancati problemi tecnici, come ad esempio la mancanza di dollari negli ATM.
- Opposizione interna: alcuni sondaggi hanno mostrato che una grossa fetta della popolazione era contraria o scettica riguardo all’adozione di Bitcoin. In particolare l’Istituto Universitario di Opinione Pubblica di El Salvador aveva condotto un sondaggio locale poco prima dell’introduzione della Ley Bitcoin.
I risultati furono i seguenti:
– il 70% della popolazione era contrario o fortemente contrario all’approvazione della Ley Bitcoin, ritenendo che non avrebbe mai dovuto essere approvata.
– Il 20,6% degli intervistati non sapeva nemmeno cosa fosse Bitcoin.
– Solo il 4,8% riusciva a definire correttamente Bitcoin come una criptovaluta.
- Critiche internazionali: istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale hanno espresso preoccupazioni riguardo ai rischi associati all’adozione di Bitcoin come moneta a corso legale. A gennaio 2022 il FMI ha inviato un avvertimento a El Salvador chiedendo di rimuovere la legge su Bitcoin, ritenendo che potesse compromettere la stabilità finanziaria e l’integrità del Paese. Il FMI ha anche minacciato di ritirare un prestito di $1,4 miliardi precedentemente promesso.
Iniziative non governative: Mi Primer Bitcoin
Parallelamente alle iniziative governative, sono emersi progetti indipendenti volti a promuovere l’educazione su Bitcoin. Uno dei più noti è Mi Primer Bitcoin, un’organizzazione no-profit fondata in El Salvador.
Mi Primer Bitcoin si è concentrata sull’educazione di base su Bitcoin, formando già oltre 35.000 studenti nel Paese e con l’obiettivo di raggiungerne 100.000. L’organizzazione ha sviluppato programmi educativi come il Bitcoin Diploma, un corso di 10 settimane, e ha creato risorse open-source per gli insegnanti.
Nel 2023 il Ministero dell’Educazione di El Salvador ha iniziato a utilizzare il materiale di Mi Primer Bitcoin come fonte primaria per il proprio programma educativo su Bitcoin. Ciò ha portato alla formazione di oltre 700 insegnanti e all’introduzione dell’educazione su Bitcoin nelle scuole di tutto il Paese.
L’impatto dopo tre anni
A tre anni dall’introduzione della Ley Bitcoin analizziamo l’impatto nel Paese:
- Adozione limitata: il presidente Bukele stesso ha ammesso che l’adozione di Bitcoin non ha raggiunto i livelli sperati, sottolineando che molte persone e aziende preferiscono continuare a utilizzare il dollaro statunitense. Secondo la Camera di Commercio di El Salvador soltanto il 14% delle aziende ha iniziato ad accettare Bitcoin come forma di pagamento tra settembre 2021 e luglio 2022. Un’indagine condotta dall’Università Centroamericana José Simeón Cañas rivela invece un calo nell’utilizzo di Bitcoin. Secondo lo studio, solo il 12% dei salvadoregni ha utilizzato Bitcoin per acquistare prodotti o servizi nel 2023, rispetto al 24,4% registrato nel 2022.
In una recente intervista al Time Magazine Bukele ha dichiarato:
“Bitcoin non ha avuto l’adozione diffusa che speravamo. Molti salvadoregni lo usano; la maggior parte delle grandi aziende del Paese lo accetta. Puoi andare in un McDonald’s, in un supermercato o in un hotel e pagare con bitcoin. Ma non ha avuto l’adozione che ci aspettavamo”.
- Turismo e investimenti: negli ultimi anni El Salvador ha fatto registrare un aumento del turismo e degli investimenti esteri, anche se tale incremento potrebbe non essere esclusivamente derivato dall’adozione di Bitcoin. Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo, nel primo trimestre del 2024 El Salvador si è classificato al quarto posto tra i Paesi che hanno avuto il maggior incremento turistico (+90%) rispetto al 2019. Lo scorso anno sono stati registrati 3,4 milioni di visitatori raggiungendo il record storico negli arrivi turistici, con un aumento del 30% rispetto al 2022.
Per quanto riguarda gli investimenti dall’estero, ad agosto 2024 El Salvador ha ottenuto un investimento di $1,6 miliardi dalla compagnia turca Yilport Holding, destinato a modernizzare le infrastrutture portuali di Acajutla e costruire un nuovo porto nella città di La Unión, dove è prevista la costruzione della Bitcoin City annunciata nel 2021 ma ancora in fase embrionale, per usare un eufemismo. Si tratta del più grande investimento privato nella storia del Paese.
- Bitcoin nella tesoreria nazionale: a partire dal 18 novembre 2022, El Salvador ha deciso di iniziare ad acquistare 1 bitcoin al giorno per inserire l’asset nelle casse statali. Attualmente il Paese detiene un totale di 5.864,76 BTC, l’equivalente di circa $330 milioni. Al momento le casse nazionali si trovano in profitto di circa il 30%, equivalente a quasi $35 milioni, secondo il sito nayibtracker.com.
- Educazione finanziaria: iniziative come Mi Primer Bitcoin hanno contribuito a migliorare l’alfabetizzazione finanziaria e la conoscenza di Bitcoin tra la popolazione. Da tali iniziative il governo ha preso spunto per lanciare un programma di studi in tutte le scuole del Paese e per formare 80.000 dipendenti pubblici all’interno del governo.
Tre anni dopo la decisione di adottare Bitcoin come moneta a corso legale, El Salvador rimane un caso di studio unico nel panorama globale. Mentre l’adozione rimane difficoltosa, il Paese ha fatto progressi nell’educazione e nell’attrazione di investimenti esteri e turismo.