La comunità Bitcoin si divide sulla decisione di eliminare il limite ai dati nelle transazioni.
Il 5 maggio lo sviluppatore Bitcoin Greg Sanders ha annunciato su GitHub che la prossima versione di Bitcoin Core “trasmetterà e minerà, per impostazione predefinita, transazioni i cui output OP_RETURN superano gli 80 byte e permetterà qualsiasi numero di questi output”.
Secondo Sanders, tale restrizione, introdotta inizialmente come compromesso per indicare che lo spazio nei blocchi andrebbe usato con cautela per dati non legati a transazioni finanziarie, ha ormai perso la sua utilità.
La proposta (PR 32359) è stata creata dal developer Peter Todd. OP_RETURN è una funzionalità di Bitcoin che permette di inserire piccole quantità di dati arbitrari (come testo, immagini, video o messaggi) all’interno di una transazione sulla timechain. Si tratta di uno spazio in cui si possono “scrivere” informazioni che verranno conservate permanentemente sulla blockchain di Bitcoin.
Secondo Sanders, il limite originale non è più efficace poiché gli utenti hanno trovato modi per aggirarlo, come l’utilizzo di indirizzi di output falsi, che sono in realtà più dannosi per la rete. Inoltre, alcuni servizi di accelerazione delle transazioni come MARA Slipstream o Mempool Accelerator stavano già ignorando questo limite. Sanders ha spiegato:
“Le iscrizioni di grandi dimensioni avvengono comunque e possono essere realizzate in modi più o meno abusivi; il limite le indirizza semplicemente verso forme più opache che causano danni alla rete”.
La controversia divide la comunità
Non tutti accolgono favorevolmente la modifica. Samson Mow, Ceo di Jan3, ha commentato su X:
“Molti utenti considerano questo cambiamento indesiderato per diversi motivi. È possibile rifiutarsi di aggiornare e restare alla versione 29.0 oppure utilizzare un’altra implementazione come Bitcoin Knots”.
Marty Bent, managing partner del Ten31 Fund, ha dichiarato:
“Una cosa è abbastanza chiara: al momento non c’è consenso su questa questione OP_RETURN” .
Alcuni utenti hanno espresso timori sul fatto che l’utilità finanziaria di Bitcoin possa essere messa in secondo piano e hanno sollevato dubbi su possibili conflitti di interesse nascosti.
Nel frattempo, la quota di nodi che utilizzano l’implementazione creata dallo sviluppatore Luke Dashjr, Bitcoin Knots, ha superato la soglia del 4,5%, secondo i dati di Clark Moody Bitcoin.
