Gli sviluppatori di Bitcoin Core pianificano modifiche ai limiti di dati OP_RETURN nella versione 30.
Un gruppo di sviluppatori Bitcoin Core ha stabilito per ottobre l’implementazione di cambiamenti alla gestione degli output OP_RETURN, campo che permette l’inserimento di piccole quantità di dati arbitrari nelle transazioni Bitcoin.
Attualmente, la mempool predefinita di Bitcoin Core limita questi output a 83 byte. La modifica prevede l’aumento del limite fino a quasi 4MB per output. Alcuni sviluppatori, tra cui Antoine Poinsot e Peter Todd, sostengono la necessità di maggiore flessibilità nell’utilizzo della blockchain.
Le posizioni del fronte conservatore
La resistenza a questi cambiamenti è guidata da figure come Luke Dashjr e BitcoinMechanic, che considerano l’espansione del limite OP_RETURN come un tradimento dei principi fondamentali di Bitcoin. Secondo la loro visione, gli operatori di nodi dovrebbero resistere all’archiviazione di dati non correlati a un utilizzo finanziario di BTC.
I conservatori argomentano che Bitcoin non dovrebbe trasformarsi in un servizio di cloud storage o in un database per dati arbitrari. Il registro di Bitcoin, sostengono, dovrebbe mantenere una funzione ristretta: validare esclusivamente i movimenti di BTC per casi d’uso monetari.
Il lancio programmato della versione 30
L’annuncio della data di rilascio per ottobre è arrivato attraverso un post di Gloria Zhao, sviluppatrice Bitcoin Core, che ha comunicato la programmazione per la versione 30.
Mentre il valore predefinito passerà da 83 byte a quasi 4MB, gli operatori di nodi potranno modificare manualmente i parametri -datacarrier e -datacarriersize. Tuttavia, è risaputo che la maggior parte degli utenti mantiene la configurazione predefinita.
Implicazioni tecniche e filosofiche
La controversia va oltre gli aspetti puramente tecnici, toccando questioni fondamentali sull’identità e il futuro di Bitcoin. I progressisti vedono tale evoluzione come necessaria per mantenere Bitcoin competitivo e versatile.
I conservatori, invece, temono che permettere l’archiviazione di grandi quantità di dati arbitrari possa compromettere l’efficienza della rete, aumentare i costi di gestione dei nodi e allontanare Bitcoin dalla sua missione originaria di moneta digitale decentralizzata.
Le reazioni della comunità
Il dibattito ha generato tensioni all’interno della comunità. L’editor tecnico di Bitcoin Magazine ha descritto i conservatori come gruppi di persone “scollegate e, in alcuni casi, apertamente maliziose e manipolatrici sui social media”.
Dal lato opposto, BitcoinMechanic ha definito i cambiamenti proposti dai progressisti come completamente “incoerenti” con la natura e gli obiettivi di Bitcoin.
Anche Jimmy Song ha criticato la decisione attraverso un post su X, affermando:
“Gli output OP_RETURN superiori a 83 byte aumenteranno significativamente, la dimensione dell’UTXO set continuerà a peggiorare e ci sarà sempre più spazzatura on-chain”.