Un nuovo paper contrasta l’idea che il mining di Bitcoin sia dannoso per l’ambiente, affermando che può promuovere l’efficienza energetica e l’adozione di energia rinnovabile.
Il paper “Leveraging Bitcoin miners as flexible load resources for power system stability and efficiency”, sottolinea come l’attività di mining di Bitcoin sia strutturata in modo tale da poter essere interrotta e ripresa facilmente, senza causare problemi significativi. Ad esempio, se la rete elettrica è sovraccarica o sottoposta a una forte domanda, i miner di Bitcoin possono decidere di interrompere le loro operazioni per ridurre il carico. Così facendo, non solo riescono a risparmiare energia, ma contribuiscono anche a garantire stabilità alla rete elettrica generale. Inoltre viene evidenziato come il mining di Bitcoin possa essere facilmente ridimensionato in base alle esigenze. Se c’è un eccesso di produzione di energia, i miner di Bitcoin possono aumentare le loro operazioni per sfruttare questa energia extra. Se invece c’è un calo della produzione di energia, possono ridurre la loro attività di mining per adattarsi alla situazione.
Il documento è stato stilato da diverse personalità del settore, tra cui l’ex presidente di ERCOT (Electric Reliability Council of Texas), Brad Jones, Nic Carter, partner di Castle Island Ventures, Dennis Porter, CEO del Satoshi Action Fund, Murray Rudd, consulente scientifico, e Shaun Connell, vicepresidente esecutivo del settore energetico presso la società tecnologica Lancium di Houston.
Il ruolo del mining di Bitcoin nella rete elettrica
Il documento descrive come alcuni miner di Bitcoin stiano partecipando a programmi di “risposta alla domanda energetica“, noti anche come “demand response“, e l’impatto che queste attività hanno sulla rete elettrica, con particolare riferimento allo Stato del Texas.
I programmi di “risposta alla domanda energetica” sono strategie utilizzate dalle società energetiche per gestire la domanda di elettricità. Lo fanno incentivando i consumatori (in questo caso, i miner di Bitcoin) a ridurre il loro utilizzo di energia durante i picchi di richiesta, come durante le ore diurne quando l’uso di elettricità è alto. Questo aiuta a bilanciare la domanda e l’offerta nella rete elettrica e a prevenire l’interruzione dell’elettricità.
Nello specifico, i miner stanno dimostrando di essere i partner ideali per questi programmi. Come descritto nel paper, i miner vengono visti come “carichi flessibili e controllabili”. Questo significa che possono rapidamente aumentare o diminuire la quantità di energia che utilizzano per la loro attività, in base alle esigenze della rete. La capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti nella domanda di energia rende i miner perfetti per mantenere la stabilità della rete elettrica.
Nel paper vengono descritti i recenti contributi del mining nella riduzione delle emissioni di metano e quindi nella riduzione delle emissioni di C02 nell’atmosfera. Già oggi alcune aziende di mining acquistano il metano di scarto proveniente da impianti di estrazione di petrolio, lo trasformano in energia elettrica e lo utilizzano per la loro attività.
Inoltre grazie al basso costo dell’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, in particolare l’eolico, l’idroelettrico e il solare, i miner si stanno progressivamente interessando all’ottimizzazione energetica, passando da fonti di energia basate su combustibili fossili a fonti più pulite.
Il paper si concentra in particolare sulla rete elettrica ERCOT in Texas come caso di studio, sottolineando il ruolo dei miner nel migliorare la flessibilità e l’adattabilità della rete in un ambiente con una significativa penetrazione di energie rinnovabili.
Mining di Bitcoin e sostenibilità
Le implicazioni del documento sono in netto contrasto con le affermazioni di figure politiche che criticano il mining, sottolineando un alto consumo energetico e un carico eccessivo sulle reti elettriche.
Gli autori del documento sostengono che la questione dell’impatto di Bitcoin sulla domanda energetica globale e sul cambiamento climatico sia complessa e che i dati emergenti suggeriscono una realtà più sfumata di quanto generalmente percepito.
Un recente studio pubblicato dalla Cornell University ha dimostrato come i progetti di energia eolica e solare possano beneficiare del mining di Bitcoin durante le loro fasi di pre-sviluppo commerciale. Inoltre, il documento mette in evidenza come il mining di Bitcoin stia diventando più sostenibile con l’adozione di innovazioni come le centrali idroelettriche e l’utilizzo del gas derivante dalla combustione del petrolio.