Un membro del consiglio della Banca Nazionale Ceca esprime dubbi sull’inclusione di Bitcoin nelle riserve nazionali.
Secondo quanto riportato da Reuters, la possibilità di includere Bitcoin nelle riserve della Banca Nazionale Ceca (CNB) sta generando dibattito tra i vertici dell’istituzione finanziaria. Jan Kubicek, membro del consiglio della banca, ha recentemente espresso il suo scetticismo riguardo la proposta, evidenziando preoccupazioni sulla volatilità, sulla proprietà diretta e sullo status legale incerto della criptovaluta.
All’inizio del 2025, il governatore della CNB Aleš Michl aveva proposto di esplorare l’inclusione di Bitcoin come parte di un’analisi più ampia sulla diversificazione degli asset di riserva della banca centrale. Tuttavia, secondo quanto dichiarato da Kubicek, l’attenzione dovrebbe invece concentrarsi su obbligazioni societarie internazionali e indici azionari più mirati, come quelli tecnologici e fondi d’investimento immobiliare.
Durante un’intervista del 18 marzo, Kubicek ha affermato:
“Valuteremo diverse asset class. Bitcoin è solo una di queste, ma la mia posizione è piuttosto scettica al riguardo”.
I dubbi
Kubicek ha sottolineato che l’adozione di Bitcoin richiederebbe la creazione di numerose nuove procedure in ambiti come la contabilità e la revisione contabile. Ha inoltre espresso dubbi sulla prevedibilità della volatilità futura della criptovaluta, affermando che non si può essere certi che seguirà gli stessi pattern osservati nell’ultimo decennio.
Il banchiere ha infine ipotizzato che, se un maggior numero di investitori istituzionali accettasse Bitcoin come asset d’investimento, questo potrebbe comportarsi in modo molto diverso rispetto a quanto osservato finora.
Anche la vice-governatrice della CNB Eva Zamrazilova ha sostenuto che Bitcoin non rappresenta un asset adatto alle riserve della banca.
Attualmente le riserve della banca centrale ceca ammontano a circa €142 miliardi (circa $155 miliardi), equivalenti a circa il 45% del PIL della Repubblica Ceca. Recentemente, la banca ha diversificato le proprie partecipazioni, acquistando gradualmente oro e spostando una percentuale maggiore del suo portafoglio in azioni.
Se approvata, l’inclusione di Bitcoin renderebbe la CNB la prima banca centrale pubblicamente nota a possedere bitcoin.