I detrattori di Bitcoin non sono mai mancati: alcune delle più note profezie finite malamente.
A distanza di quasi 16 anni dalla sua nascita, Bitcoin ha raggiunto e superato lo storico traguardo dei $100.000. È stato l’asset finanziario più veloce a raggiungere la capitalizzazione di mercato di $1.000 miliardi e probabilmente lo sarà anche nel toccare la quota dei $2.000 miliardi.
Il percorso, però, non è stato privo di oscillazioni: la scalata verso i $100.000 è stata turbolenta, con anni di forte crescita e periodi di grandi correzioni di prezzo. Oltre alla comunità di bitcoiner che è cresciuta negli anni accompagnando la crescita e la diffusione della tecnologia, non sono mancati i detrattori, i catastrofisti e oppositori.
Ripercorriamo alcune delle affermazioni più strampalate fatte nel corso degli anni.
Nel 2018 Maurizio Gasparri, senatore e politico italiano, affermò:
“Crolla il valore dei bitcoin, ma guarda un po’…. Ma chi si fidava di ‘sta roba? Una buona lezione per gli speculatori che hanno tentato profitti e per i fessi che hanno abboccato….”
Nel 2021 Gasparri rincarò la dose, sostenendo:
“I bitcoin sono una roba assurda, chi li usa si condanna da solo. Vanno messi al bando. Lo proporrò in Senato”.
Nel 2020 Davide Serra, fondatore e amministratore delegato di Algebris Investments, una società di gestione del risparmio, affermò ospite a una live dello youtuber Marco Montemagno:
“Bitcoin è la più grande frode sulla faccia della Terra. Per creare bitcoin si brucia così tanta energia che è un dramma devastante per l’ambiente”.
Nel 2022 Eleazaro Rossi, comico e conduttore televisivo italiano, dichiarò al programma televisivo “Le Iene”:
“Come i topini incantati dal flauto del pifferaio, andate a comprarvi qualche pezzetto di bitcoin da stagionare, ma intanto siete voi che stagionate e marcite, sperando che la ricchezza vi piova dal cielo. Onestamente il Gratta e Vinci ha più dignità e almeno è un pezzo di carta”.
Sempre nel 2022 Carlo Cottarelli, economista ed ex Senatore, commentando una pubblicità del PlanB di Lugano affissa a Milano, scrisse su X:
“Di pubblicità insensate ne ho viste tante ma questa (oggi in metro a Milano) le batte tutte: “Bitcoin is not for wealth, but for freedom; and freedom is wealth”. Ci manca: “In bitcoin we trust.””
Nel 2023 Rosario Tindaro Fiorello, conosciuto come Fiorello, noto comico e cabarettista italiano, affermò alla trasmissione radiofonica Viva Rai 2:
“Ancora credete ai bitcoin? Oggi valgono €42.000, domani €3. Mia madre ce li ha i bitcoin, li usa a Natale per coprire le caselle della tombola”.
Sempre nel 2023 Luca Dann, co-founder dell’azienda Bank Station, durante un intervento Ted talk, disse:
“Bitcoin è pattume”.
Nel 2024 Donato Masciandaro, economista e Professore Ordinario del Dipartimento di Economia presso l’Università Bocconi, scrisse in un articolo pubblicato su “Il Sole 24 Ore”:
“Ma il Bitcoin è una moneta? No. Non essendo né un bene – come l’oro – né uno strumento finanziario – non ha un valore intrinseco. Vale zero. E’ uno strumento molto utilizzato negli scambi? No, se si escludono quelli legati ai traffici illeciti ed al riciclaggio dei capitali criminali. Mantiene il suo valore nel tempo? Assolutamente no, visto che il suo andamento assomiglia a quello di un vagone sulle montagne russe”.