Il Ceo di BlackRock evidenzia come Bitcoin e la tokenizzazione potrebbero cambiare il sistema finanziario globale.
In una lettera annuale agli investitori, Larry Fink, Ceo di BlackRock, ha lanciato un avvertimento riguardo al rischio che il dollaro statunitense possa perdere il suo status di valuta di riserva mondiale a favore di asset digitali come Bitcoin.
Secondo Fink, se gli Stati Uniti non riusciranno a tenere sotto controllo il proprio debito pubblico e se i deficit continueranno ad aumentare, il Paese rischia di vedere la propria valuta soppiantata da alternative digitali. Un dato allarmante evidenziato nella lettera mostra come il debito nazionale sia cresciuto a un ritmo tre volte superiore rispetto al PIL da quando il “debt clock” di Times Square ha iniziato a conteggiarlo nel 1989.

La situazione appare particolarmente critica considerando che quest’anno i pagamenti degli interessi sul debito supereranno i $952 miliardi, superando la spesa per la difesa. Senza interventi correttivi, entro il 2030 la spesa obbligatoria del governo e il servizio del debito consumeranno tutte le entrate federali, creando un deficit permanente.
Fink ha precisato:
“Non sono ovviamente contrario agli asset digitali. Due cose possono essere vere contemporaneamente: la finanza decentralizzata rappresenta un’innovazione straordinaria che rende i mercati più veloci, economici e trasparenti, ma questa stessa innovazione potrebbe minare il vantaggio economico americano se gli investitori iniziassero a vedere Bitcoin come un’opzione più sicura rispetto al dollaro”.
Il Ceo ha anche sottolineato il successo dell’ETF spot su Bitcoin di BlackRock, IBIT, che è stato il più grande lancio di ETF nella storia, accumulando oltre $50 miliardi in asset gestiti (AUM) in meno di un anno. IBIT ha generato afflussi netti di $37,4 miliardi nel 2024 e oltre $40 miliardi dalla sua introduzione.
La tokenizzazione come innovazione finanziaria
Oltre a Bitcoin, Fink ha evidenziato come la tokenizzazione possa aiutare i mercati finanziari a evolversi oltre i sistemi sviluppati quando le contrattazioni avvenivano ancora a voce alta nei floor di trading e i fax rappresentavano la tecnologia all’avanguardia. Tale processo trasformerebbe asset reali come azioni, obbligazioni e immobili in token digitali negoziabili tramite tecnologia blockchain.
Il Ceo di BlackRock ha poi paragonato la tokenizzazione al passaggio dai servizi postali alle email per gli investimenti, consentendo agli asset di muoversi direttamente e istantaneamente, aggirando gli intermediari:
“Ogni azione, ogni obbligazione, ogni fondo — ogni asset — può essere tokenizzato. Se ciò avvenisse, rivoluzionerà gli investimenti. I mercati non avrebbero bisogno di chiudere. Transazioni che attualmente richiedono giorni si concluderebbero in secondi. E miliardi di dollari attualmente immobilizzati da ritardi nei regolamenti potrebbero essere reinvestiti immediatamente nell’economia, generando maggiore crescita”.
Per Fink, la tokenizzazione democratizza gli investimenti consentendo la proprietà frazionata, semplificando il voto degli azionisti e ampliando l’accesso a investimenti con rendimenti più elevati, rendendo gli asset accessibili a una gamma più ampia di investitori.