L’azienda leader di produzione di macchine per il mining risponde alle tensioni commerciali con la Cina avviando una linea produttiva sul suolo americano.
Bitmain, azienda cinese produttrice di hardware per il mining di Bitcoin, ha annunciato l’apertura di una linea di produzione negli Stati Uniti.
La decisione, comunicata il 9 dicembre, arriva in risposta alle crescenti difficoltà logistiche e alle tensioni commerciali tra USA e Cina.
In una nota l’azienda ha dichiarato:
“Questa mossa strategica mira a garantire tempi di risposta più rapidi e servizi più efficienti per i clienti nordamericani”.
La prima serie di Antminer S21 Pro prodotti negli USA è prevista per questo dicembre. La decisione segue i ritardi causati dai controlli della dogana americana (CBP), che ha trattenuto diverse spedizioni di dispositivi Bitmain per preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale.
Le tensioni sono state acuite dall’indagine sui legami tra Bitmain e l’azienda produttrice di chip Sophgo, sotto osservazione per presunti collegamenti con Huawei, società cinese già oggetto di sanzioni USA dal 2019. Tali ritardi hanno causato disagi alle società di mining americane, con attese fino a due mesi e ingenti costi di stoccaggio.
La produzione locale permetterà a Bitmain non solo di evitare i controlli doganali ma anche di consolidare la propria posizione nel mercato nordamericano. Tale mossa anticipa anche possibili nuovi dazi commerciali previsti con la prossima amministrazione Trump.