La richiesta alla Sec mira a ottimizzare costi e trasparenza: previsti vantaggi fiscali e operativi per il fondo.
Il Nasdaq ha presentato una richiesta alla Sec per conto di BlackRock, mirando a introdurre un sistema di creazione e rimborso “in-kind” per l’iShares Bitcoin Trust (IBIT).
Il modello “in-kind redemptions” si riferisce al processo tramite il quale i Partecipanti Autorizzati, solitamente grandi istituzioni finanziarie, possono riscattare le proprie quote di un ETF ricevendo, anziché denaro, gli asset sottostanti al fondo. Nel caso di un ETF Bitcoin, questo processo consisterebbe nello scambio di quote del fondo con una quantità equivalente di bitcoin. Tale meccanismo è fondamentale per garantire l’efficienza operativa, ridurre i costi fiscali e ottimizzare le transazioni, evitando la conversione in valuta fiat.
La proposta, depositata il 24 gennaio, permetterebbe ai Partecipanti Autorizzati di utilizzare direttamente bitcoin, oltre alla liquidità, per la creazione e il rimborso delle quote del fondo. James Seyffart, analista ETF di Bloomberg, sostiene che tale opzione “avrebbe dovuto essere consentita fin dall’inizio” del lancio dell’ETF, sottolineando come il nuovo sistema comporterebbe meno passaggi e meno parti coinvolte.
Come spiegato da Chris J Terry, Chief Architect di Bitseeker Consulting, il sistema “in-kind” ottimizzerebbe la liquidità dell’ETF e la sua efficienza fiscale, riducendo al minimo le distribuzioni di plusvalenze per gli investitori. È importante precisare che tale modalità sarebbe riservata esclusivamente ai Partecipanti Autorizzati, mentre gli investitori retail continuerebbero a operare attraverso il modello “cash”, nel quale il riscatto delle quote avviene in denaro contante anziché nell’asset sottostante al fondo.