“Torniamo ad abbracciare l’idea della libertà”. Programma e intenzioni di Javier Milei
Domenica 19 ottobre 2023 è andato in scena il ballottaggio finale tra l’economista anarco-capitalista Javier Milei e l’ormai ex ministro dell’Economia Sergio Massa nella corsa alle elezioni presidenziali in Argentina.
Dopo aver vinto le elezioni primarie dello scorso 13 agosto con il 32,4% delle preferenze Milei si è aggiudicato la vittoria finale con un chiaro 55,69% contro il 44,31% dei voti di Massa, dopo lo scrutinio del 99,26% dei seggi.
La figura di Milei gode di particolare popolarità tra i giovani, cresciuti vedendo il loro Paese passare da una crisi all’altra nel corso degli anni.
Sergio Massa, economista peronista e ministro dell’Economia del governo uscente, ha cercato di contendere la vittoria a Milei, costringendolo a questo ballottaggio finale, dopo il primo turno di elezioni del 22 ottobre 2023.
Milei: “Oggi inizia la ricostruzione dell’Argentina”
Sergio Massa, appreso il risultato dei primi scrutini ha ammesso la sconfitta dichiarando:
“E’ stata una campagna lunga e a tratti difficile. La giornata di oggi ratifica una cosa: l’Argentina ha un sistema forte, solido e rispetta sempre i risultati. Ovviamente non sono quelli che aspettavamo. Mi sono complimentato con Milei che è il presidente che gli argentini hanno scelto per i prossimi quattro anni”.
El Peluca, come viene soprannominato per la sua capigliatura Javier Milei, ha parlato davanti alla folla festante:
“Oggi inizia la ricostruzione dell’Argentina. Oggi inizia la fine della decadenza argentina. Iniziamo la ricostruzione e a voltare la pagina della nostra storia. Riprendiamo il cammino che non avremmo mai dovuto perdere. Finisce il modello dello Stato che impoverisce e benedice solo alcuni mentre la maggioranza soffre. E’ una notte storica, torniamo ad abbracciare l’idea della libertà”.
“Abbiamo davanti a noi problemi enormi: inflazione, mancanza di lavoro e povertà”, ha proseguito. “La situazione è drammatica e non c’è spazio per le mezze misure”.
Milei assumerà il suo mandato il 10 dicembre, proprio nel quarantesimo anniversario della nascita della democrazia argentina dalle ceneri dell’ultima dittatura militare di Leopoldo Galtieri.
Dopo la vittoria sono arrivati anche i complimenti di Elon Musk e Michael Saylor.
Il programma di Milei
Le idee di Milei sono molto chiare e possono essere sintetizzate in un’unica frase: riduzione ai minimi termini del ruolo dello Stato nella maggior parte dei processi.
I punti salienti del suo programma includono la chiusura della banca centrale, l’abbandono del peso argentino e la riduzione della spesa pubblica.
Tra gli elementi chiave del suo programma si annoverano la privatizzazione delle aziende statali, la diminuzione delle imposte, la liberalizzazione delle armi e del mercato degli organi.
L’abbandono della valuta nazionale argentina è parte integrante del piano di dollarizzazione del Paese proposto da Milei.
L’adozione del dollaro statunitense rappresenterebbe un passo cruciale per sbarazzarsi di un tasso di inflazione annuo superiore al 140%, costituendo, secondo il neopresidente, il primo stadio verso un processo di liberalizzazione della moneta.
Milei si è espresso più volte a favore di Bitcoin, sostenendo che Bitcoin costituisca la naturale reazione alle politiche monetarie inflazionistiche delle banche centrali e rappresenti il ritorno della moneta al suo creatore originale, ossia il settore privato.
La situazione in Parlamento si preannuncia complessa per Milei e il suo partito La Libertad Avanza.
Dopo il voto del primo turno di ottobre, Milei ha raccolto il sostegno per il ballottaggio finale dalla coalizione di centrodestra Juntos por El Cambio, in particolare da due dei suoi leader più in vista Mauricio Macri e Patricia Bullrich. Con ogni probabilità, per governare agevolmente, Milei sarà costretto a coalizzarsi con forze di minoranza.