La chiusura della mining farm gestita da Kryptovault in Norvegia ha comportato un aumento del 20% delle bollette elettriche per i residenti.
Secondo quanto riportato dalla testata locale NRK, l’impianto di mining operato dalla società Kryptovault a Stokmarknes, Norvegia, è stato chiuso. Tale decisione è stata presa dal comune di Hadsel, che ha rifiutato di rinnovare il permesso operativo dell’azienda in seguito a persistenti lamentele relative al rumore da parte dei residenti locali che vivono vicino alla struttura. Il centro è stato operativo per circa tre anni.
Per il sindaco di Hadsel, Kjell-Børge Freiberg, e altri funzionari locali, la principale fonte di rumore erano i raffreddatori ad aria utilizzati dall’impianto, più rumorosi rispetto a sistemi di raffreddamento a liquido. Nonostante gli sforzi della società per mitigare il rumore costruendo muri anti-rumore più alti e aggiungendo materiali fonoassorbenti, i residenti hanno continuato a presentare reclami.
Aumento dei costi dell’elettricità
In seguito alla chiusura dell’impianto, la compagnia energetica locale Noranett ha annunciato un aumento delle bollette dell’elettricità per i residenti. La mining farm rappresentava il 20% del reddito di Noranett, consumando oltre 80 GWh di elettricità all’anno, equivalenti al fabbisogno energetico di circa 3.200 famiglie. Per compensare tale perdita di entrate, Noranett ha introdotto un aumento del 20% dei prezzi dell’elettricità per i suoi clienti.
Robin Jakobsen, responsabile della rete di Noranett, ha previsto che un tipico nucleo familiare, che attualmente paga circa 12.000-13.000 corone norvegesi all’anno, vedrà un aumento di circa 2.500-3.000 corone all’anno (circa 235-280 dollari).
Piani futuri
In risposta alla chiusura e al suo impatto economico, il sindaco Freiberg ha dichiarato che il comune sta attivamente lavorando per attrarre nuovi progetti per colmare il divario nella domanda di energia e alleviare il peso finanziario sui residenti. Freiberg ha inoltre sottolineato l’intenzione del comune di evitare problemi simili in futuro incoraggiando industrie che contribuiscano positivamente alla comunità senza causare disagi ai residenti.
Le reazioni
In merito alla notizia, Daniel Batten, ricercatore e cofondatore di CH4 Capital, ha affermato:
“Questo è un altro esempio di come il mining di Bitcoin aiuti a mantenere i prezzi dell’energia più bassi per le persone comuni.
Brad Jones, l’operatore della rete elettrica in Texas, ha detto la stessa cosa.
Le ricerche sottoposte a peer review dicono la stessa cosa.
Quando i politici manipolano la verità su Bitcoin, la gente ne paga le conseguenze”.