L’ex studio legale di Craig Wright lo ha accusato di aver falsificato le e-mail fornite in precedenza dalla moglie per provare la tesi del marito di essere Satoshi Nakamoto.
Prosegue la battaglia legale tra l’organizzazione COPA e Craig Wright. Durante la giornata di lunedì si è dibattuto sull’autenticità di alcune e-mail presentate nei giorni precedenti dalla moglie di Wright, Ramona Watts. Le email condivise durante il processo riguardavano comunicazioni tra Wright e il suo ex studio legale Ontier LLP. Secondo Wright tali comunicazioni rappresentavano la prova definitiva a favore della sua tesi di essere Satoshi Nakamoto.
Nel corso del dibattito in aula i suoi ex rappresentanti legali hanno affermato che le e-mail fornite dalla moglie, presentate da Shoosmiths LLP, l’attuale studio legale che rappresenta Wright, sono state falsificate. Durante il processo Shoosmiths ha chiesto un parere a Ontier per confermare l’accuratezza delle e-mail, chiedendo se si ricordassero di quelle comunicazioni. In risposta, Ontier ha affermato di non aver mai visto prima quei messaggi, negando di averli mai ricevuti.
Le e-mail saranno ora analizzate dagli avvocati sia di Wright che di COPA.
Modifiche al white paper di Bitcoin
Il processo ha inoltre preso in esame l’ipotesi che Wright abbia apportato delle modifiche al white paper di Bitcoin. Secondo gli avvocati di COPA, Wright avrebbe ricreato il white paper in LaTeX, apportando dei cambiamenti sospetti. Durante il processo sono state presentate delle animazioni che mostravano il metodo con cui qualcuno avrebbe potuto manipolare il white paper. Wright ha ammesso che se avesse dovuto falsificarlo, è così che lo avrebbe fatto. Naturalmente l’imprenditore australiano ha sostenuto di non aver falsificato il documento.