Convalidando e propagando le transazioni e i blocchi, il nodo Bitcoin gioca un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento del protocollo.
Un nodo Bitcoin è un computer su cui è installato ed eseguito il software del protocollo. I nodi lavorano insieme attraverso una rete peer-to-peer per ricevere, convalidare e trasmettere le transazioni e i blocchi della blockchain.
Attualmente i nodi della rete Bitcoin sono oltre 17.000, senza contare quelli nascosti sotto rete Tor o Vpn. Si stima che in totale esistano oltre 60.000 nodi.
A cosa serve un nodo Bitcoin?
In primo luogo un nodo permette di preservare l’integrità della rete Bitcoin, garantendo che tutte le transazioni rispettino le regole stabilite dal protocollo. Ciò include assicurarsi che le nuove transazioni e i nuovi blocchi siano validi.
In secondo luogo i nodi Bitcoin aumentano la resilienza e la distribuzione della rete: con migliaia di nodi sparsi in tutto il mondo, la rete Bitcoin è molto difficile da attaccare o da sopprimere.
Infine, i nodi rendono possibile il funzionamento della rete in maniera peer-to-peer, senza la necessità di intermediari.
Perché avere un nodo Bitcoin?
Possedere un nodo significa essere parte della rete, contribuendo a mantenerla distribuita.
I principali vantaggi nell’avere un nodo sono:
- Sicurezza e controllo: si ha il controllo totale delle proprie transazioni e si è in grado di verificare ogni singola transazione della blockchain;
- Nessun intermediario: non si fa affidamento su alcun intermediario o servizio di terze parti durante la trasmissione di una transazione;
- Maggiore privacy: connettendo il nodo al proprio wallet, si otterrà un maggiore livello di privacy, dato che non verrà mai interrogato un server esterno.
Tipi di nodi
Nel network Bitcoin tutti i nodi hanno la stessa importanza, ma ne esistono di diversi tipi:
- Full-node: sono definiti così perché mantengono una copia dell’intera blockchain. Ciò conferisce loro la capacità di verificare autonomamente ciascuna transazione senza dover fare affidamento su riferimenti esterni. Inoltre, i full-node consentono l’attività di mining per coloro che dispongono dell’hardware adeguato, come le macchine ASIC. Possono anche fungere da wallet per l’invio e la ricezione di pagamenti;
- Pruned node: sono nodi che, una volta verificate tutte le transazioni della blockchain ne memorizzano solo una parte, così da risparmiare in termini di spazio di archiviazione;
- SPV (Simplified Payment Verification): conosciuti anche come nodi leggeri, gli SPV mantengono una minima parte della blockchain, focalizzandosi sugli header dei blocchi e, dunque, non verificando per intero tutte le transazioni mai avvenute;
- Full Blockchain Node: questi nodi svolgono principalmente funzioni di trasmissione e verifica delle transazioni. Sebbene mantengano una copia completa dell’intera blockchain, non possono essere utilizzati come wallet e non permettono l’attività di mining;
- Miner: questi nodi sono dedicati all’attività di mining, sempre che l’utente disponga dell’hardware necessario. Non supportano la connessione con i wallet.
Cosa serve per costruire un nodo?
Per costruire un nodo è sufficiente avere un computer con delle caratteristiche piuttosto modeste. Le componenti più importanti di cui disporre sono un’unità di memoria da almeno 1 TB, minimo 2 GB di ram e una connessione Internet illimitata.
L’implementazione di full-node più diffusa è Bitcoin Core. Scaricando il programma dal sito ufficiale si potrà ottenere il proprio nodo.
Negli anni si sono sviluppate anche diverse “distribuzioni” che permettono di disporre in modo semplice e veloce di un proprio full-node Bitcoin. Le più note sono: MyNode, Umbrel, RaspiBlitz, Start9 e Citadel.