Le riserve di bitcoin dei miner raggiungono i minimi storici: 1,81 milioni di bitcoin nei wallet delle società di mining.
Le riserve di bitcoin detenute dai miner sono scese ai livelli più bassi degli ultimi 14 anni, segnando una riduzione del 50% rispetto ai massimi storici. Al momento le riserve detenute dai miner ammontano a 1,81 milioni di bitcoin, l’equivalente di circa $125 miliardi. Il calo coincide con una crescente domanda istituzionale di bitcoin e con il recente dimezzamento della produzione giornaliera avvenuto il 20 aprile.
Secondo le analisi onchain di CryptoQuant l’ultima volta che le riserve dei miner erano così basse, il protocollo Bitcoin si trovava nelle sue fasi iniziali.
Il calo delle riserve è attribuibile a diversi fattori, tra cui i costi crescenti delle attività di mining e la necessità di vendere bitcoin minati a prezzi profittevoli. Con l’aumento della difficoltà di mining, le aziende sono incentivate a vendere una parte delle loro riserve per sostenere le operazioni e investire in hardware più efficiente.
Nonostante il calo delle riserve dei miner, secondo l’ultimo report di Bitfinex, gli hodler a lungo termine stanno ricominciando ad acquistare bitcoin a un ritmo sempre più costante. Tale comportamente potrebbe segnare la fine della fase di consolidamento e l’inizio di una nuova fase di riaccumulazione.