Gli operatori delle piattaforme Blender e Sinbad rischiano fino a 25 anni di carcere. I servizi di mixing avrebbero permesso di ripulire milioni di dollari provenienti da attività criminali.
Il 10 gennaio il Dipartimento di Giustizia americano ha incriminato tre cittadini russi per aver gestito Blender e Sinbad, due note piattaforme di crypto mixing custodial utilizzate per aumentare la privacy delle transazioni e potenzialmente per occultare la provenienza di fondi illeciti.
Roman Vitalyevich Ostapenko, Alexander Evgenievich Oleynik e Anton Vyachlavovich Tarasov dovranno rispondere di cospirazione per riciclaggio di denaro e gestione di servizi di money transmitter senza licenza. Due degli imputati sono già stati arrestati lo scorso dicembre, mentre Tarasov risulta ancora latitante.
L’indagine ha fatto emergere anche legami con il regime nordcoreano. Secondo gli investigatori, il gruppo di hacker Lazarus, sostenuto dal governo nordcoreano, avrebbe utilizzato Blender per riciclare $20,5 milioni provenienti da un furto da $600 milioni perpetrato ai danni della piattaforma Axie Infinity.
Brent S. Wible, Vice Procuratore Generale, ha dichiarato:
“Gli imputati hanno di fatto creato un porto sicuro per i criminali informatici. Questi servizi di mixing sono stati utilizzati per nascondere i proventi di attività come ransomware e frodi, mettendo a rischio la sicurezza nazionale”.
Le due piattaforme operavano con una politica “no-log”, cancellando sistematicamente i dettagli delle transazioni. Blender è stata attiva dal 2018 fino al 2022, quando è stata chiusa in seguito alle sanzioni imposte dal Tesoro americano. Pochi mesi dopo, è emerso Sinbad che, secondo l’azienda di analisi blockchain Elliptic, altro non era che una versione rinnovata dello stesso servizio. Anche Sinbad è stata definitivamente oscurata dalle autorità nel novembre 2023.
Se condannati, i tre rischiano fino a 20 anni di reclusione per riciclaggio e ulteriori 5 anni per ciascuna accusa relativa alla gestione non autorizzata di servizi finanziari.