Scott Bessent, prossimo Segretario al Tesoro dell’amministrazione Trump, si oppone all’introduzione di una valuta digitale della Federal Reserve.
La prospettiva di un dollaro digitale statunitense sembrerebbe allontanarsi sempre più, stando alle recenti dichiarazioni di Scott Bessent, il prossimo Segretario al Tesoro nella futura amministrazione Trump. Il 16 gennaio durante un’udienza presso la Commissione Finanze del Senato americano, Bessent ha espresso scetticismo verso l’introduzione di una CBDC negli Stati Uniti.
In risposta alle domande della Senatrice repubblicana Marsha Blackburn, Bessent ha dichiarato:
“Non vedo alcuna ragione per cui gli Stati Uniti debbano avere una valuta digitale della banca centrale. Una CBDC è adatta a Paesi che non hanno alternative di investimento. Gli Stati Uniti, al contrario, offrono già una vasta gamma di asset sicuri a chi detiene dollari”.
La posizione di Bessent si allinea con quella del Presidente eletto Donald Trump, che durante la sua campagna elettorale ha promesso che “non ci sarà mai una CBDC” sotto la sua presidenza. Secondo i repubblicani, una CBDC porterebbe potenziali rischi per la privacy finanziaria e la sicurezza nazionale. Tale posizione segna un netto contrasto con l’approccio dell’amministrazione Biden, che nel 2022 aveva avviato studi per l’implementazione di un dollaro digitale attraverso un ordine esecutivo.
Lo scorso maggio la Camera Usa ha approvato il CBDC Anti-Surveillance State Act, una legge che vieterebbe alla Federal Reserve di emettere una valuta digitale. Il disegno dovrà passare nelle mani del Senato, ora controllato dai repubblicani, dove sarà sottoposto a ulteriori valutazioni e dibattiti. Se venisse approvato dal Senato e sottoscritto dal Presidente Trump, comporterebbe il divieto per la Fed di emettere una CBDC.