Il presidente della Federal Reserve svela i piani della banca centrale sull’introduzione di una CBDC negli Stati Uniti: sviluppo lento e ragionato.
Il 7 marzo, durante un’udienza al Senato il presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti, Jerome Powell, ha rivelato alcune informazioni sullo stato di avanzamento del dollaro digitale.
Powell ha affermato che gli Stati Uniti sono “molto lontani” dal lancio di una CBDC e che, qualora questa fosse introdotta, non verrebbe violata in alcun modo la privacy degli utenti.
Il rischio per una sorveglianza di massa
Durante l’udienza Powell ha anche affrontato le preoccupazioni relative alla possibile introduzione di una CBDC per retail: ha parlato del potenziale rischio legato a una sorveglianza governativa sulle transazioni dei cittadini, citando come esempio quello della valuta digitale cinese. Il presidente della Fed ha voluto sottolineare come tale approccio sia qualcosa che non verrebbe tollerato, applicato o proposto negli Stati Uniti.
Secondo le parole di Powell l’eventuale lancio di una CBDC da parte della Fed avverrebbe attraverso il sistema bancario:
“L’ultima cosa che vorremmo noi, la Federal Reserve, sarebbe avere conti individuali per tutti gli americani, o per qualsiasi americano.”
Ha inoltre ribadito che è compito del Congresso dare il via libera alla Fed per la creazione di una CBDC di tipo retail.
Lo sviluppo in altri Paesi
Le dichiarazioni di Powell arrivano lo stesso giorno in cui la banca centrale di Hong Kong ha annunciato l’avvio di una nuova fase per la creazione di una CBDC all’ingrosso, ovvero una valuta riservata alle banche commerciali e alle istituizioni finanziarie.
Pochi giorni fa il blocco geopolitico BRICS avrebbe iniziato a lavorare su un sistema di pagamenti basato su blockchain.
Il 6 marzo un funzionario della banca centrale delle Filippine ha dichiarato che lo sviluppo di una CBDC all’ingrosso sarà concluso entro la fine dell’anno.