Il 92% dei possessori di asset digitali ha intenzione di votare e l’85% ritiene importante la posizione dei candidati sul tema.
Un recente sondaggio condotto dall’azienda blockchain Consensys e dalla società di ricerca di mercato HarrisX evidenzia l’importanza crescente delle politiche sulle criptovalute nelle prossime elezioni presidenziali statunitensi del 2024. I risultati indicano che una parte significativa degli elettori statunitensi, in particolare coloro che possiedono criptovalute, potrebbe essere influenzata dalle posizioni dei candidati su questioni legate agli asset digitali.
La ricerca evidenzia una richiesta di maggiore chiarezza da parte degli elettori riguardo alla regolamentazione delle criptovalute. La protezione dei consumatori, linee guida più chiare e maggiore trasparenza sono tra le principali preoccupazioni.
Risultati principali
Il sondaggio ha rilevato che il 49% degli elettori negli Stati Uniti considera le politiche sulle criptovalute una questione rilevante nella scelta del candidato da sostenere. Tra i possessori di criptovalute, tale opinione è ancora più forte: l’85% ritiene importanti le politiche relative alle criptovalute e il 92% ha intenzione di votare alle prossime elezioni.
I risultati suggeriscono che gli elettori, soprattutto i possessori di criptovalute, sono disposti a cambiare partito se i candidati opposti adottano posizioni più favorevoli agli asset digitali. In particolare, il sondaggio rivela che gli elettori sono del 13% più propensi a sostenere un candidato che sostiene politiche pro-cripto, anche se appartiene a un partito politico diverso. I detentori di criptovalute dimostrano una maggiore propensione a cambiare il loro sostegno, con una probabilità del 58% di votare per candidati di un altro partito che sostengono iniziative legate alle criptovalute.
L’indagine ha esaminato anche le preferenze degli elettori in alcuni Stati, come Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. In Pennsylvania il 38% degli elettori dà fiducia ai Repubblicani, mentre il 36% preferisce i Democratici. Secondo il sondaggio, il candidato Democratico al Senato della Pennsylvania, Bob Casey Jr., potrebbe vedere un aumento dell’11% nel sostegno degli elettori adottando politiche favorevoli alle criptovalute, rispetto al guadagno del 4% per il suo avversario Repubblicano, David McCormick. Tendenze simili sono state osservate anche in Michigan e Wisconsin, indicando che il blocco degli elettori pro-cripto potrebbe essere determinante per i risultati elettorali.
Percezione dei partiti
Per quanto riguarda la percezione della vicinanza alle criptovalute, i Repubblicani hanno un leggero vantaggio: il 35% degli elettori ritene che il partito sia adatto a gestire le politiche sugli asset digitali, rispetto al 32% per i Democratici.
Nel sondaggio Trump ha ricevuto il 56% del sostegno per la sua posizione, mentre Harris ha ottenuto il 55% per la sua ipotetica opposizione alle regolamentazioni restrittive imposte dalla Sec. Inoltre il 54% degli elettori chiede a Harris di prendere una posizione più chiara sull’industria delle criptovalute.
Al momento nessuno dei principali partiti politici detiene un vantaggio decisivo in termini di fiducia degli elettori sul tema, il che significa che posizioni chiare e ben articolate potrebbero svolgere un ruolo importante nel conquistare voti.
Dritan Nesho, fondatore e Ceo di HarrisX, ha sottolineato il potenziale impatto degli elettori pro-cripto:
“Non sorprende che questo blocco elettorale, conteso da entrambe le campagne presidenziali, potrebbe fare la differenza in un’elezione che sembra sempre più destinata a essere decisa da un margine ristretto”.