Il fondatore di Ethereum ha presentato zkEVM, una proposta per migliorare l’efficienza e la sicurezza dei protocolli layer-2: una macchina virtuale basata su zero knowledge all’interno di Ethereum.
L’idea è stata resa nota attraverso un blog post il 13 dicembre. La soluzione proposta consisterebbe nell’integrazione di una zkEVM direttamente all’interno della rete Ethereum. L’intento è che questa zkEVM interna verifichi i blocchi Ethereum del layer-1, offrendo così una soluzione più sicura ed efficiente.
Le sfide dell’implementazione
L’implementazione di una zkEVM, come descritta da Buterin, non è esente da sfide e compromessi di progettazione. È importante che una zkEVM sia compatibile, adattabile e aggiornabile. Buterin propone di scegliere tra un sistema multi-client aperto e un sistema chiuso con sistemi di prova predeterminati. Nonostante la maggiore complessità, un sistema aperto si prospetta come l’opzione preferibile, data la sua flessibilità e la sua conformità con i principi fondamentali di Ethereum.
L’importanza della velocità nelle implementazioni zkEVM
È fondamentale che le implementazioni zkEVM siano efficienti e veloci. L’obiettivo è ridurre il tempo di generazione della prova, garantendo una lavorazione quasi istantanea, grazie ai progressi tecnologici nella parallelizzazione e nell’accelerazione hardware.