La rete di pagamento di secondo livello raggiunge una capacità di $500 milioni.
In un report pubblicato il 19 febbraio, Fidelity Digital Assets evidenzia come il protocollo Lightning Network stia emergendo come tecnologia disruptive per Bitcoin, rafforzandone non solo l’utilità pratica ma anche la tesi come asset d’investimento.
Il Lightning Network, soluzione di secondo livello costruita sulla timechain di Bitcoin per abilitare transazioni istantanee a costi trascurabili, ha registrato una crescita esponenziale dalla sua introduzione nel 2018. I dati elaborati in collaborazione con Voltage, provider di servizi Lightning, mostrano una crescita della capacità media del 384% dal 2020, raggiungendo 5.358,50 BTC – equivalenti a circa $509 milioni al prezzo attuale.
Il 2024 è stato un anno importante per l’adozione, con l’integrazione della tecnologia da parte di exchange come Coinbase, che si è unito a Bitfinex, OKX, Kraken e Binance.
Graham Krizek, Ceo di Voltage, ha sottolineato:
“Nell’ultimo anno abbiamo assistito in prima persona a come le aziende stiano scalando con il Lightning Network – l’affidabilità dei pagamenti sta migliorando, i costi delle transazioni stanno diminuendo e l’adozione sta accelerando più rapidamente che mai”.
Si osserva inoltre una tendenza verso canali più grandi e efficienti, con tempi di completamento delle transazioni inferiori a mezzo secondo e commissioni che possono raggiungere lo 0% per gli operatori più ottimizzati. La struttura della rete si sta evolvendo verso nodi più grandi e meglio connessi, sebbene questo porti a una maggiore centralizzazione.
Un aspetto rilevante evidenziato da Fidelity è il potenziale del Lightning Network come protocollo base per nuovi servizi nell’ecosistema Bitcoin. Applicazioni come Fedimint, Cashu e Nostr stanno già sfruttando la rete, mentre nuovi protocolli come Ark offriranno interoperabilità con Lightning. Inoltre l’integrazione annunciata da Tether di USDT tramite il protocollo Taproot Assets potrebbe portare a un aumento del volume delle transazioni del 1197%, secondo le stime di Seb Bunney di Solv Protocol.
Fidelity conclude che, con la maturazione della rete, si prospetta un’adozione istituzionale sempre più ampia, offrendo un vantaggio competitivo per le istituzioni finanziarie nelle rimesse globali e nell’elaborazione delle transazioni. Tale aspetto rafforzerebbe ulteriormente il ruolo di Bitcoin nel sistema finanziario globale, migliorandone la proposta di valore a lungo termine e rendendolo un investimento ancora più attraente.