L’azienda con sede in Texas Giga Energy annuncia l’espansione delle operazioni di mining in Argentina, sfruttando il fenomeno del gas flaring.
La società statunitense Giga Energy ha annunciato l’apertura di una nuova sede in Argentina. La decisione dell’azienda nasce dall’obiettivo di concentrarsi sull’utilizzo di energia proveniente dal gas flaring, pratica comune nel Paese sudamericano.
Il gas flaring consiste nel bruciare il gas naturale (principalmente metano) estratto insieme al petrolio, che costituisce un materiale di scarto più inquinante della CO2. La combustione del metano genera CO2, diventando perciò meno inquinante. Giga Energy, anziché bruciare il metano e far divampare la fiamma nell’atmosfera, veicola il metano in un generatore, lo brucia al suo interno e genera così energia elettrica per alimentare le operazioni di mining.
Giga Energy gestisce operazioni di mining dal 2019, con container da 150 megawatt dispiegati negli Stati Uniti e a Shanghai.
Dettagli del progetto
Il progetto comporta l’installazione di un container di grandi dimensioni destinato a ospitare migliaia di ASIC nei pressi di un impianto di estrazione petrolifera. L’iniziativa mira a ridurre le emissioni, contribuendo a mitigare l’impatto ambientale delle operazioni. Inoltre trasforma l’energia sprecata in un asset monetizzabile per i produttori di petrolio.
Il centro di mining da 2 megawatt in Argentina, situato nella provincia di Mendoza, viene sottoposto a diversi test dallo scorso dicembre. Secondo alcune fonti l’impianto avrebbe già prodotto tra $200.000 e $250.000 in bitcoin.
Due aziende sosterranno l’espansione di Giga Energy in Argentina: Exa Tech, una società informatica incaricata della gestione delle operazioni del centro, e Phoenix Global Resources, un’azienda petrolifera che fornirà il gas necessario per le operazioni di mining.