Acceso confronto sul futuro del Lightning Network tra David Marcus, Ceo di Lightspark e Alexander Leishman, Ceo di River.
Negli ultimi giorni il dibattito su Lightning Network (LN), il secondo layer di Bitcoin, ha suscitato l’interesse dei principali attori del settore.
Influenti personalità dell’ambiente hanno voluto dare la loro opinione sulla situazione attuale, tra cui Alexander Leishman, Ceo di River, e David Marcus, ex dirigente di Facebook e ora Ceo di Lightspark.
Diversi punti di vista
Leishman ha sostenuto che Bitcoin sia una “incredibile riserva di valore” ma che ancora non sia pronto per essere un mezzo di scambio.
Per Leishman il Lightning Network sarebbe ottimale per le transazioni custodial, mentre ci sarebbero ancora grandi sfide da affrontare in termini di user experience nel caso dei wallet non-custodial.
Nel frattempo Marcus ha condiviso le sue considerazioni, frutto di 18 mesi di esperienza diretta con LN, evidenziando sia i progressi registrati nel settore che le questioni relative all’efficienza e all’accessibilità. Marcus ha posto l’attenzione sull’importanza di migliorare la velocità e i costi delle transazioni Bitcoin, senza però mettere in discussione i principi di sicurezza e fiducia del layer-1. Ha spiegato che LN potrebbe essere la soluzione, pur ammettendo le iniziali problematiche riscontrate nelle transazioni di maggior valore.
Le sfide future del Lightning Network
Nonostante i progressi evidenziati, Marcus ha sottolineato come LN debba ancora superare sfide significative, soprattutto per quanto riguarda soluzioni non-custodial. Ha identificato come problemi principali la difficoltà di ricevere transazioni offline e i costi elevati associati all’apertura di canali per transazioni di piccolo importo.
In risposta Leishman ha riconosciuto l’incremento in valore e utilizzabilità di LN, sottolineando l’importanza delle innovazioni relative ai multi-party channel per superare gli ostacoli legati all’immobilizzo di capitale nei wallet non-custodial.
Il dibattito sulla rete Lightning di Bitcoin evidenzia la presenza di problemi da risolvere, ma dimostra anche i grossi sforzi da parte dei principali attori del settore, volti a facilitare l’uso di Bitcoin per i pagamenti istantanei.