I miner potrebbero rappresentare una risorsa fondamentale per la stabilità energetica, secondo l’esperto di Bitdeer.
Il mining di Bitcoin potrebbe rivelarsi una risorsa preziosa per prevenire i blackout, secondo Jeff LaBerge, responsabile dei Mercati di Capitale e delle Iniziative Strategiche presso Bitdeer.
Durante un’intervista al programma Roundtable di TheStreet, LaBerge si è opposto alla percezione comune che l’industria del mining sia semplicemente uno spreco di elettricità, sottolineando invece il suo potenziale come “carico interrompibile” per le reti elettriche nazionali.
LaBerge ha spiegato:
“È un’industria che richiede un elevato consumo di energia. Penso che utilizziamo circa 20 gigawatt. Ma nel quadro generale, è molto meno rispetto a molte altre industrie che ne utilizzano significativamente di più”.
Il vero vantaggio competitivo dei miner di Bitcoin, secondo LaBerge, risiede nella loro flessibilità operativa. A differenza di molti utenti industriali, gli impianti di mining possono interrompere rapidamente le loro operazioni quando la domanda della rete raggiunge picchi critici.
LaBerge ha affermato:
“Ciò significa che in alcune aree come il Texas e PJM, che si trova in Ohio e Pennsylvania, possono essenzialmente gestirci quasi come una batteria dal lato della domanda. Possiamo volontariamente ridurre il nostro consumo di energia durante i picchi della rete e restituire effettivamente quella potenza alla rete”.
Tale modello operativo crea un rapporto vantaggioso per entrambe le parti con le aziende elettriche, che altrimenti sarebbero costrette ad attivare costose centrali di riserva, spesso alimentate a combustibili fossili, per gestire i momenti di picco della domanda. La presenza dei miner garantisce invece una domanda di base costante che può essere modulata secondo necessità.
Il conduttore dell’intervista Rob Nelson ha evidenziato come questo concetto sia spesso difficile da comprendere per i non addetti ai lavori:
“Quando dico loro che possono spostare l’energia sulle reti elettriche e che le utility collaborano effettivamente con i grandi miner di Bitcoin, mi guardano come se non avesse alcun senso per loro”.
Nelson ha inoltre sottolineato come in Stati come la California, dove i blackout programmati sono una realtà frequente, l’industria del mining potrebbe rappresentare una soluzione per mitigare queste interruzioni attraverso la ridistribuzione dinamica dell’energia.