Stretta del governo iraniano sugli asset digitali mentre il rial crolla: cittadini in difficoltà tra inflazione e restrizioni finanziarie.
La Banca Centrale dell’Iran (CBI) ha imposto un blocco dei gateway di pagamento verso le piattaforme di exchange di digital asset in seguito a un momento particolarmente delicato per l’economia del Paese.
La decisione, attuata senza alcun preavviso, si inserisce in un contesto di profonda crisi valutaria, con il rial iraniano che ha subito una svalutazione del 37% rispetto al dollaro americano dall’inizio del 2024. Tale situazione aveva spinto molti cittadini a cercare rifugio in asset digitali come Bitcoin.
Le nuove restrizioni seguono una serie di misure già adottate lo scorso novembre, quando la Banca Centrale aveva congelato i conti bancari degli exchange e sospeso i servizi di elaborazione dei pagamenti.
In risposta a queste misure restrittive, alcuni attori del settore hanno pubblicato una lettera aperta al Presidente Masoud Pezeshkian., evidenziando come “tali decisioni distruttive nella politica tecnologica non solo eliminano le già limitate opportunità di crescita economica dell’Iran attraverso le nuove tecnologie, ma allontanano anche il capitale umano qualificato, la risorsa più preziosa del Paese.”
Secondo fonti informate, il governo sta sviluppando un sistema centralizzato per la gestione delle criptovalute che permetterebbe un maggiore controllo statale sul mercato attraverso canali centralizzati.
Inoltre il governo ha imposto il divieto di pubblicizzare macchine per il mining di Bitcoin a seguito di una grave crisi energetica che ha portato a blackout diffusi a Tehran. Le autorità hanno identificato oltre 9.200 mining farm con più di 265.000 macchine negli ultimi tre anni.
In un recente report la Human Rights Foundation ha commentato così la situazione del Paese:
“Per gli iraniani che affrontano un’inflazione severa e un’economia isolata, Bitcoin rappresentava una delle poche vie rimaste verso la libertà finanziaria – una strada che ora il regime sta cercando di bloccare”.